Archivi Sony violati e saccheggiati degli inediti di Michael Jackson

E’ Micheal Jackson la preda più ambita del saccheggio che i pirati informatici, cracker, hanno compiuto ormai circa un anno fa a danno degli archivi Sony. La societ nipponica era stata infatti vittima di un corposo cyberattacco a poca distanza dal tremendo colpo da KO subito dal Playstation Network. Ma se nel caso del network ludico erano state depredate le credenziali di accesso, informazioni anagrafiche e soprattutto dati sulle carte di credito, in quello degli archivi musicali del colosso sono stati rubati proprio i brani e le canzoni. Tra queste, ben 50.000 riferite al re del Pop, scomparso nel 2010. Ma anche altri artisti compaiono nella lista dei furti.

Il 2011 sarà ricordato come l’anno orribile per Sony. Dell’attacco a Playstation Network sapevamo tutto e più di tutto: i pirati informatici hanno fatto breccia nel sistema di sicurezza e hanno prelevato tonnellate di informazioni su credenziali di accesso (username e password), numeri di telefono, indirizzi, dati anagrafici e soprattutto su carte di credito. Erano stati colpiti 77 milioni di utenti registrati. La situazione era stata poi ristabilita nel giro di diverse settimane, per la grande rabbia degli iscritti.
 
Ma oggi si aggiunge un nuovo tassello a questa storiaccia, un altro caso di intrusione che finora era rimasto riservato per via delle indagini in corso. Questa volta la vittima è stata la massa di canzoni nell’archivio musicale del colosso nipponico. I cracker hanno infatti depredato praticamente tutta l’eredita’ artistica di Michael Jackson. Un patrimonio di circa 50 mila file musicali dei quali una buona parte componevano materiale per almeno 10 album inediti per la cui esclusiva Sony aveva versato 250.000 dollari.
 
Quale sarà il danno per Sony? E’ stato stimato che l’attacco informatico subito in ambito Playstation Network è costato qualcosa come 160 milioni di dollari, quello musicale potrebbe anche superarne il valore soprattutto se visto nella prospettiva nei prossimi anni. Se questi brani saranno diffusi (o lo sono stati) in modo illegale, la perdita futura è ancora tutta da calcolare per Sony. Anche perché tra i nomi degli altri artisti “derubati” ci sarebbero anche Jimi Hendrix, Paul Simon, Olly Murs, i Foo Fighters e Avril Lavigne.
 
Sarebbero due i pirati informatici bloccati: James Marks di 26 anni e James McCormick di 25. Tutto lascia intendere che la situazione è ancora in via di definizione e che potremmo saperne di più nelle settimane a venire. Di certo è un ennesimo danno d’immagine per Sony, che ne esce ancora come tra le prede più ambite dei cybercriminali di tutto il mondo.

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