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Google aumenta il controllo su Blogger, geolocalizzando i blog

Google aumenta il livello di controllo sulla propria piattaforma Blogger dedicata alla creazione e gestione di siti personali. Anche in questo caso viene utilizzata da molti organi di stampa la parola censura, ma in questo senso dissentiamo parlando appunto dell’inasprimento del controllo che è ben altra cosa dalla censura vera e propria. Cosa cambia? I blog saranno geolocalizzati ossia si prenderà l’IP (l’indirizzo univoco che identifica una connessione) per passare ad esempio da nomesito.blogspot.com a nomesito.blogspot.it e così andare ad agire in modo consono alla nazione di riferimento per un’eventuale azione su un post.

E’ una decisione presa sull’onda della rivoluzione di Twitter di cui vi abbiamo parlato settimana scorsa? Come osservato dal portale TechDows, questo provvedimento è datato 9 gennaio scorso e ha come obiettivo quello di garantire controlli più efficaci e immediati grazie alla geolocalizzazione dell’utente tramite indirizzo IP. Blogger è una delle piattaforme più utilizzate sul web per i blog personali.
 
Mountain View indirizzerà il traffico generato dalla propria piattaforma su base geografica, andando a studiare l’indirizzo IP degli utenti stessi. In tal modo inizieremo a vedere i domini di primo livello a carattere nazionale non più .com ma .it, .fr e così via. Questo stratagemma permetterà di andare eventualmente a bloccare o oscurare un contenuto seguendo le leggi e gli ordinamenti dei vari paesi.
 
I contenuti rimarranno così ad esempio oscurati per un determinato paese o per alcuni paesi e rimarranno visibili da tutti gli altri, dipenderà da paese a paese. Dunque, un blocco insormontabile? Tutto al contrario è possibile sfruttare uno strumento che la stessa Google mette a disposizione grazie all’appendice ncr ossia no country restriction, che carica un cookie temporaneo sul PC così da essere indirizzati direttamente sul portale internazionale Blospot.com.

Diego Barbera

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