Oggi 24 febbraio Steve Jobs avrebbe compiuto 57 anni, ma Apple ha deciso di non festeggiarlo in modo eclatante. Anzi, non l’ha festeggiato affatto. Sul sito ufficiale di Cupertino non è apparso alcun tributo, non sono state pubblicate foto e non si trova alcun riferimento al co-fondatore recentemente scomparso. Una mossa che era prevedibile, dato che di certo alla Apple hanno sempre anteposto gli affari al sentimentalismo. A maggior ragione visto che solo ieri si è tenuta un’importante e attesa conferenza annuale con gli investitori. Tim Cook, nuovo numero uno, ha risposto in modo diplomatico a tutte le domande insidiose su Facebook e Apple TV.
Ci si aspettava una presentazione eclatante e commemorativa, ad esempio con l’ufficializzazione di iPad 3, ma con l’andare dei giorni si è subito compreso che il 24 febbraio sarebbe stato un giorno come un altro alla Apple. E’ stato molto più importante il 23 febbraio, al contrario, visto che la conferenza annuale con gli investitori è stata occasione per vedere da vicino (e ascoltare) Tim Cook, il nuovo CEO designato direttamente da Steve Jobs.
Il buon Tim, per prima cosa, ha ricevuto il pieno appoggio da parte dell’assemblea. In secondo luogo ha presentato i risultati finanziari e ha confermato che con i 98 miliardi di dollari di liquidità (e liquid asset) non comprerà la Grecia. Una battuta abbastanza forte per sottolineare che con il proprio tesoretto la Apple potrebbe anche permettersi di salvare un’intera nazione prossima al fallimento, come era stato fatto recentemente notare. Attualmente il potere economico di Apple è superiore a realtà come l’intero Belgio, numeri impressionanti.
Se ieri vi avevamo raccontato di come un video-tributo del 1985 recentemente caricato su Youtube era stato cancellato dietro richiesta di Sony per violazione di copyright (conteneva una canzone di Bob Dylan, idolo di Jobs), oggi non vi riportiamo di alcun manifesto commemorativo digitale sul sito ufficiale di Apple. E nemmeno di gustose anticipazioni sui prodotti futuri. Eppure i giornalisti presenti a Cupertino hanno provato a fare breccia in Tim Cook con domande pungenti.
Ad esempio perché Apple non è ancora a braccetto con Facebook ma piuttosto con Twitter (che è integrato profondamente in iOS). Cook ha risposto diplomaticamente: “Sono sempre stato convinto che le nostre due società sarebbero state collegate”. E la Apple TV di ultima generazione? Un giornalista ha lanciato la provocazione “Ho 60 giorni di tempo per portare indietro il mio HD TV da 60″, devo pensarci?”. Cook si è limitato a un no-comment. Ma qualcosa si sta muovendo, tra pochi giorni (7 o 9 marzo) iPad 3 sarà realtà.
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