Rupert+Murdoch+scatenato+su+Twitter+contro+Obama+e+Google
tecnocinoit
/2012/01/articolo/rupert-murdoch-scatenato-su-twitter-contro-obama-e-google/36315/amp/

Rupert Murdoch scatenato su Twitter contro Obama e Google

Rupert Murdoch deve avere diverso tempo libero perché da quando ha aperto il proprio account ufficiale e verificato su Twitter non ha ancora smesso di pubblicare a raffica tweet su qualsiasi argomento lo riguarda da vicino. Dire che è autoreferenziale è un eufemismo, tra spot di film Fox e riferimenti a inchieste giornalistiche delle proprie testate. Nei momenti morti della auto-promozione, si scaglia contro tutti i suoi nemici storici e dunque contro il web andando a definire Google un covo di pirati e prendendosela anche con Barack Obama per via della posizione anti-SOPA (vedi giù) considerata troppo favorevole alla pirateria online.

Rupert Murdoch non è certo un uomo senza contraddizioni, si dice che cambiare idea sia una mossa intelligente quando motivata e in effetti si potrebbe quasi passare questo adagio anche per il magnate australiano che fino a pochi mesi fa considerava Twitter come uno strumento del demonio e che invece ora lo usa per lanciare cinguettii di fiamme e fuoco verso tutti. Tutti? Proprio tutti, dall’amministrazione del presidente americano Barack Obama fino a Google, che viene associato ai pirati informatici.
 
Barack Obama e lo staff presidenziale sono al centro della prima critica che riguarda una posizione fin troppo morbida nei confronti della lotta alla pirateria online, secondo Murdoch. La legge Stop Online Piracy Act (SOPA) non particolarmente amata dal cyber-presidente va a cozzare contro quelle che dovrebbero essere le sue priorità, secondo Murdoch, e dunque causa la distruzione di posti di lavoro americani. Un attacco affilato, per altro arrivato da un australiano.
 
Il problema di fondo della pirateria, per Murdoch, sta però nei colossi del web sia per quanto riguarda i social network come Facebook e Twitter sia per i motori di ricerca. Sono proprio loro – e Google sarebbe la punta di diamante di questa squadra del “terrore” per il copyright – la causa prima, i veri fomentatori della pirateria online, che sarebbero da regolamentare.
 
Google non ha fatto attendere molto una risposta ufficiale e ha scomodato il portavoce per ricordare di aver speso circa 60 milioni di dollari per rimuovere oltre 5 milioni di pagine Internet che violavano il copyright. E’ l’eterna lotta tra contenuto e contenitore, con il secondo che non può che agire a posteriori sul primo e non preventivamente o a tappeto. Ma questo Murdoch non vuole capirlo e in più patisce vecchi rancori con Mountain View.

Diego Barbera

Recent Posts

Le smart tv hanno una telecamera nascosta, controlla subito se il tuo modello ne ha una: non immagini cosa può accadere

Le smart tv possiedono una videocamera dalla quale spiano le vostre attività? Cosa c'è di…

2 mesi ago

Se appare questo dispositivo sui tuoi account devi rimuoverlo: tecnici invitano a farlo subito

L'evoluzione tecnologia ha portato i cittadini a una vivere una serie di condizioni praticamente obbligatorie.…

2 mesi ago

Sembra un normale messaggio ma non lo è, se ti attacchi al Wi-fi accedono ai tuoi dati personali: tantissime segnalazioni

Rischi continui per gli utenti del web. Troppe dinamiche possono guastare la stessa armonia, e…

2 mesi ago

Il nuovo trucco degli hacker per rubarti anche l’auto: boom di furti improvviso, automobilisti nei guai

Arriva la nuova frontiera della truffa: degli hacker hanno sviluppato un modo per rubare anche…

2 mesi ago

Smartphone e tumori, ora c’è l’ufficialità: la scienza ha stabilito la verità, cosa bisogna fare

La scienza ha stabilito dopo anni la verità sulla correlazione tra smartphone e tumori: ecco…

2 mesi ago

Funzione WhatsApp comodissima che probabilmente non hai mai utilizzato: svolta clamorosa

C'è una funzione di Whatsapp che non tutti conoscono e che invece rappresenta una comodità…

2 mesi ago