Pure Move 2500 è una delle pochissime radio digitali e analogiche tascabili presenti in commercio. Un piccolo gadget, leggero e spesso quanto un cellulare, che permette di ascoltare musica e programmazione radiofonica ad alta qualità in movimento. Pochi pulsanti, uno schermo di piccole dimensioni e una rotella un po’ vintage suggeriscono da subito che tutta l’attenzione si è concentrata sulla sostanza, senza perdersi in fronzoli: è una radio ibrida digitale/analogico, tutto il resto era superfluo. E il proprio lavoro lo svolge molto bene, anche grazie a cuffie in-ear di ottima resa, peccato solo per il segnale digitale molto capriccioso, soprattutto se si è in movimento.
Ringraziando Valentina Zunino di Lewis PR per l’opportunità, iniziamo con l’unboxing. La confezione d’acquisto è compatta e elegante, con la manualistica e la radio, sotto ben ordinati i vari scompartimenti con auricolari in-ear, caricabatterie, cavi e adattatore per le prese di corrente italiane. Esteticamente la radio è del tutto simile a un cellulare in quanto a dimensioni e peso, misura 102mm x 56mm x 15mm per 105 grammi. Gli angoli sono smussati e il retro è metallico lucido. Nella parte superiore troviamo il pulsante di blocco-sblocco, in quello inferiore l’ingresso micro USB per dati/caricabatteria e il jack da 3.5 mm per le cuffie (posto insolito), con contorno in rilievo per un inserimento più rapido. La batteria si ricarica in circa 2 ore, l’autonomia della batteria è duratura, anche due o tre giorni con un uso moderato, circa 14-15 ore in totale. Il fronte lascia spazio allo schermo LCD minimo con sotto la rotella stile iPod delle prime generazioni, che capta sia la rotazione sia la pressione.
La scheda tecnica di Pure Move 2500 è completa e pensa a fornire il giusto supporto al sistema senza appesantirlo né andare a sforare con extra eccessivi e inutili. Come già anticipato, questa radiolina tascabile cerca di non lasciare niente di superfluo e così non appena si estrae dalla scatola è già pronta per la ricarica e l’uso. Ecco le caratteristiche tecniche della radio.
La batteria ha una buona autonomia, anche se per utenti radio-fanatici si deve mettere in conto una ricarica quasi ogni giorno. Passando al lato software, l’interfaccia interna è molto semplice e essenziale. Il menu è accessibile attraverso la rotellina che ruota e che clicca, anche se subito ci si deve fare un po’ di pratica visto che alcuni sotto-settori rimangono un po’ nascosti. La ricerca del segnale digitale è molto veloce, una manciata di secondi, quello analogico è immediato. E’ possibile sfruttare il controllo separato dei bassi e registrare 20 stazioni FM o DAB con facilità, anche se l’aggiunta dei preferiti è forse un po’ troppo macchinosa. La ricerca delle radio sia digitali sia analogiche è molto performante grazie all’ottima antenna. Il problema di fondo rimane il segnale digitale, che non sempre e soprattutto non ovunque è così soddisfacente.
Per tutto ciò che abbiamo scritto e evidenziato nei passaggi precedenti e tenendo sempre a mente il fatto che stiamo parlando di una radio digitale/analogica portatile e non di un lettore multimediale, ecco i pro e i contro. Per quanto riguarda i contro c’è una leggera iper-sensibilità del controllo del volume, può capitare che si alzi improvvisamente o si abbassi altrettanto celermente se la si porta in tasca o se si sfiora con le dita. Inoltre si può manifestare qualche piccola interferenza se ci si trova ad esempio sotto cavi dell’alta tensione, ogni tanto in treno o in tram, ma succede raramente. I pro sono molto più numerosi: le dimensioni e il peso la rendono veramente tascabile, il menu semplice e intuitivo con il display retroilluminato, ricezione super in digitale e in FM, batteria duratura e infine il prezzo di 129.99 euro, con la possibilità di risparmiare anche 15-20 euro online a seconda delle offerte.
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