Mark Zuckerberg sarà portato presto in tribunale da Facebook: non è uno scherzo, il celebre social network da circa oltre 700 milioni di iscritti ha intrapreso un’azione legale contro questa persona. Che non è però il fondatore, ma un furbo imprenditore israeliano nato come Rotem Guez, che ha cambiato legalmente il proprio nome lo scorso 7 dicembre. Ha immediatamente creato un sito dedicato (vedi fonte) e una pagina su Facebook, per scatenare un po’ di dibattito. In realtà è proprio lui che ha creato il caso ad hoc, con una strategia commerciale.
A Gennaio infatti Mark Zuckerberg israeliano condurrà una battaglia legale contro Facebook che si è rifiutata di dare accesso al profilo personale, che era stato chiuso proprio per via del nome scelto. Una bella mossa commerciale, un investimento per lanciare la propria start-up.
Stiamo parlando di Like Store che si definisce come una social marketing company e che si occupa di gestire le pagine fan dei brand aumentandone in modo consistente i “Mi Piace” in un modo non meglio specificato ma facile da intuire: “Avete bisogno di 1000 Likes? Ve li porteremo. Ne volete 5000? Ve li porteremo. Ne volete 10.000? Ve li porteremo“, recita il sito ufficiale.
Lo scorso settembre lo studio di avvocati di Facebook ha denunciato Like Store in quanto vìola i termini di servizio del social network, chiedendo al fondatore di chiudere il servizio e di non tornare più su Facebook. Da qui la provocazione: “Ci rientro con il nome del vostro fondatore”. E così Facebook, constatata l’esistenza (ancora) di Like Store, ha avanzato la denuncia al tribunale proprio contro una persona chiamata Mark Zuckerberg. Una storia abbastanza patetica.
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