L’acceleratore LHC ancora protagonista al CERN, questa volta in merito al Bosone di Higgs altrimenti noto come la particella di Dio, l’inafferrabile. Ebbene, non è stato ancora scovato con certezza assoluta ma si è forse vicini a questo momento, si potrebbe trovare la prova della sua esistenza forse entro la fine del 2012 che sta per iniziare. Sarà infatti possibile, nella teoria, scovarne l’impronta, la traccia lasciata. Un mistero lungo mezzo secolo che potrebbe essere svelato ancora una volta negli ultratecnologici laboratori svizzeri.
Dopo aver misurato più volte una velocità più alta della luce per i neutrini e aver ricreato la materia primordiale oltre che messo in gabbia l’anti-idrogeno, al CERN di Ginevra è stato comunicato di esser giunti a un passo dallo scovare l’inafferrabile bosone di Higgs, l’elemento mancante, la particella di Dio.
I dati sugli esperimenti Atlas e Cms sono stati diffusi, sono stati condotti attraverso il Large Hadron Collider (Lhc) ossia il famoso acceleratore che corre lungo i 27km del tunnel nei pressi di Ginevra. Ancora una volta sono degli italiani gli scienziati al centro della scena: Fabiola Gianotti e Guido Tonelli per Atlas e Csm.
Ovviamente il più del lavoro non sta nell’esperimento stesso quando nell’analisi delle tonnellate di dati e di informazioni prodotte. Una mole di lavoro distribuita tra migliaia di fisici sparsi in tutto il mondo. Non c’è ancora certezza e dal CERN raffreddano gli animi, tuttavia c’è un fondo di ottimismo che lascia sperare bene per la fine dell’anno.
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