Definirlo l’erede di Steve Jobs è sicuramente prematuro, ma fa un certo effetto il video qui sopra, con protagonista Thomas Suarez. Questo bambino prodigio è infatti salito sul palco della prestigiosa TEDx Conference di Manhattan Beach in California, con il piglio dell’uomo d’affari consumato. iPad in mano – sembra gigantesco – elegante e sportivo con la camicia azzurra, il piccolo Thomas ha presentato le applicazioni della propria azienda. Già, perché ha una società tutta sua, la CarrotCorp. che sviluppa e diffonde software per iPhone, già molto scaricate. E intanto fioccano le critiche.
Lo stile è quello tipicamente americano dei CEO o dei direttori di Marketing, che si presentano sul palco con grande sicurezza e informalità, parlando in modo diretto al pubblico e puntando anche sull’ironia. Scatta infatti la risata del pubblico in sala quando viene citata la sua app più scaricata (Bustin Jieber), dedicata allo zimbello del web, Justin Bieber. L’altro software è Earth Fortune.
Ma alla TEDx Conference di Manhattan Beach, in California si è rivolto soprattutto ai propri coetanei con uno progetto più ampio, per realizzare apps, giochi e utility per iPhone: “Se uno vuole imparare a suonare il violino può studiarlo, se vuole giocare a calcio va in una squadra, ma per realizzare videogiochi, come può fare?“.
Non mancano anche le critiche soprattutto verso chi sta dietro Thomas ossia i genitori che vengono accusati di aver creato un piccolo mostro o meglio dire un burattino che recita un ruolo già ben strutturato e organizzato. Se così è, l’obiettivo è stato raggiunto: un bambino di soli 12 anni che fonda una società e che sale sul palco come il recentemente scomparso Steve Jobs, ricalcandone lo stile, è una mossa strategica per ottenere visibilità totale.