Barack Obama ha aperto ufficialmente l’account verificato su Google+ e si ha avuto un’ennesima prova e dimostrazione di quanto il social network di Mountain View sia da un lato un ottimo progetto, ma dall’altro un piccolo gioiello non così competitivo coi rivali. Google Plus non ha niente che manca e che può invidiare a Facebook e Twitter. Anzi si, i numeri. I primi post di Barack Obama hanno raccolto condivisioni e commenti abbastanza esigui e per nulla paragonabili alle 6-7 cifre registrate col debutto ad esempio su Facebook.
Lasciamo momentaneamente da parte il fatto che il social-presidente Barack Obama si sia iscritto su Google+ solo ora (altra prova) e concentriamoci sui fatti: il primo post pubblicato, e così i seguenti, hanno raccolto briciole. Numeri che su Facebook una celebrità piccola può raggiungere e superare in pochi minuti. Qui si parla di ore (110 condivisioni circa in 12 ore).
La pagina è stata creata appositamente per le ri-elezioni, un nuovo strumento per cercare di riconfermarsi alla guida degli Stati Uniti alle prossime presidenziali. Sono presenti una decina di foto e per ora nessun video, magari potrebbe raccogliere più pubblico con l’hangout ricreando la stessa emozione di quello con protagonisti il cardinale sudafricano Desmond Tutu e Dalai Lama.
Google+ è un ottimo prodotto, completo, performante, con potenzialità infinite e supportato in modo pesante da Google stessa. Ha raccolto consensi più che positivi da tutti gli utenti appassionati di social network e in generale del web. Ma, lo ripetiamo ancora una volta, deve conquistare la grande massa per sopravvivere e competere. E al momento non ci è ancora riuscito.
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