Il Falcon HTV-2 della DARPA ha concluso la sua velocissima corsa nell’Oceano. Ancora una volta. E’ il secondo test fallito per l’ultra-tecnologico e costosissimo prototipo di jet militare in grado di raggiungere una velocità di Mach 20 e di collegare le due coste statunitensi in una manciata di minuti e, potenzialmente, qualsiasi parte del mondo a un’altra in un’ora circa. Così come per la prima volta un anno fa, anche il nuovo volo di test di Falcon HTV-2 finisce con un tuffo nel Pacifico.
Comandato a distanza e da un sistema automatico, il secondo Falcon HTV-2 è terminato con un fallimento totale, con la perdita dei contatti dopo pochi minuti dal distacco dal razzo vettore Minotaur IV che l’aveva portato negli strati più alti dell’atmosfera terrestre.
Da lì, Falcon HTV-2 doveva iniziare lo spostamento a grandissima velocità per poi rientrare ad altitudini “civili” e atterrare. Ma così non è stato ed è precipitato nelle acque dell’Oceano Pacifico senza danni se non a se stesso. Oltre 300 milioni di dollari volatilizzati.
Il problema sta nel controllo del volo, visto che la fase di lancio tramite razzo vettore funziona perfettamente, ma ci si blocca nel passaggio successivo, quello fondamentale.
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