Gli Anonymous italiani sono stati subito contrattaccati dalla Polizia Postale che ha denunciato tra pirati informatici nostrani e uno svizzero a seguito di trentadue perquisizioni che hanno coinvolto persone già seguite da tempo. Non si è fatta attendere l’azione di risposta delle Autorità alle scorribande che ultimamente hanno coinvolto il nostro paese e con l’operazione Secure Italy, gli investigatori del Centro Nazionale Anticrimine Informatico della Polizia delle Comunicazioni, insieme alla Procura della Repubblica di Roma, hanno isolato alcuni dei responsabili degli attacchi.
Si tratta di tre persone residenti in Italia e un connazionale di stanza in Svizzera, appena oltre confine, nel Canton Ticino (e qui è scattata la collaborazione della Polizia Cantonale Ticinese). Era proprio lo “svizzero” a coordinare le azioni, con il suo nickname Frey, tra l’altro il cognome nella realtà. Gli Anonymous internazionali non avrebbero mai optato per questa scelta.
I denunciati sarebbero responsabili di azioni contro aziende come Eni, Finmeccanica, Poste e Unicredit, degli attacchi ai siti istituzionali di Senato, Camera dei Deputati oltre che della recente messa in down del portale AGCOM.
E ora tutti si attendono una nuova mossa dei cybercriminali che potrebbero vendicare i compagni denunciati, anche se la rete della Polizia Postale si è ormai stesa sulla cellula italiana e un ulteriore attacco potrebbe aver conseguenze pericolose per gli Anonymous. Stiamo a vedere.