Non si è fatta attendere troppo la legge anti-pirateria americana che sentenzia che lo scaricare musica e film illegalmente da Internet costa la sospensione della stessa connessione al web. La Riaa (Recording industry association of America) esulta e ora metterà in pratica questo provvedimento che gli permetterà di chiedere il conto ai provider, che a loro volta ovviamente si rifaranno ai clienti. Con un effetto a cascata, il fornitore della connessione dovrà evitare grane con le etichette e dunque sospenderà il servizio a chi sarà colpevole di aver scaricato illegalmente contenuti protetti dal copyright.
Se in Francia una legge del tutto simile dava 3 possibilità prima di ricevere il cartellino rosso che obbligava a non poter più fruire di una connessione al web a titolo personale, negli USA l’effetto di risposta sarà graduale. In sostanza si potranno incontrare sei diversi tipi di avvertimento.
Il primo livello è una mail che notifica e ammonisce l’utente, l’ultimo livello è il blocco della connessione senza via di scampo. L’utente noterà un rallentamento della velocità della connessione fino a quando sarà impossibilitato a utilizzarla.
Si prospetta una vera e propria protesta del pubblico americano ed è facile prevedere il timore di quello europeo che teme che soluzioni simili superino il confine oceanico. Nel frattempo l’AGCOM si è ammorbidita dopo le proteste, ecco come cambia il provvedimento.
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