“Il cadavere di Rupert Murdoch è stato ritrovato”, affermava più o meno così l’articolo apparso improvvisamente nientemeno che sul The Sun, l’ammiraglia britannica del magnate australiano. Ovviamente era una bufala…2.0. E’ stato frutto di un attacco degli hacker di LulzSec, che hanno pubblicato un articolo fasullo come avvertimento contro il tycoon. In realtà oltre al “dispetto” c’è molto di più visto che sembra proprio che siano stati anche raccolti dati di dipendenti della News Corp. e una finestrella avvertiva Murdoch dell’imminente crollo del proprio impero.
L’attacco è stato ben congegnato: visitando l’homepage del Sun, si veniva re-indirizzati presso una pagina del portale newtimes.co.uk/sun con la paginona dedicata alla scoperta del cadavere del miliardario australiano, apparentemente suicida.
Successivamente il redirect portava alla pagina ufficiale Twitter di Lulz Security che informava dell’attacco, lanciava i vari allarmi e minacce di altre azioni dimostrative e raccontava di aver cambiato gli indirizzi DNS di tutti i siti di News International (la sezione inglese di News Corp.).
Ora cosa succederà? Aspettiamoci altre azioni, d’altra parte la figura e la morale di Rupert Murdoch si sposano perfettamente con il profilo-tipo di nemico dei LulzSec. Tanto che il gruppo potrebbe non ritirarsi come invece aveva promesso qualche tempo fa.
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