Wikia ha una ricetta molto semplice: prendi l’enciclopedia online Wikipedia, aggiungici pubblicità quanto basta e una veste un po’ pop e otterrai un portale che nasce da una costola della creatura co-fondata da Jimmy Wales, dedicandosi a un target leggermente differente. Non più la volontà di condividere il sapere a 360 gradi senza fronzoli e il più “puro” possibile, ma una conoscenza più spiccia e moderna. Tre macro-divisioni come entertainment (divertimento), gaming (gioco) e lifestyle. Ecco le fondamenta del progetto di Wales che si occuperà, citiamo le parole precise, di “Tirare avanti la baracca“.
Jimmy Wales è alla costante ricerca di fondi per mantenere in vita Wikipedia ossia l’enciclopedia online più famosa al mondo, che ogni giorno è cliccata da milioni e milioni di visitatori e che ogni ora cresce esponenzialmente con centinaia di voci.
Tuttavia il puro sapere non porta avanti la baracca e così ecco l’idea: Wikia, che in un anno è crescita di 15 milioni di clic (in realtà è nata nel 2004 come Wikicities) parlando di argomenti con maggiore appeal come divertimento, gioco e lifestyle. Al momento attuale conta su 200.000 voci.
Propulsore del portale sono le serie TV soprattutto e il lavoro dei fan sfegatati che mettono su dei micro-universi aggiornatissimi e ricchi di contributi giornalieri. E soprattutto aperti e maggiormente predisposti ad accogliere pubblicità. Wikipedia è stata recentemente al centro di una discussione con Wikileaks, ecco perché.