OpenOffice rimarrà solamente open source e aperto a tutti, dopo che Oracle ha deciso di fare dietrofront sulla suite d’ufficio abbanona l’idea di poter lucrare su questo software scaricato milioni di volte da persone in tutte le parti del mondo. OpenOffice include la parola Open già nel nome e nella filosofia, in contrapposizione all’Office tradizionale, rispetto al quale differisce solo dal costo. Una decisione non tanto saggia quanto quasi obbligata per l’Amministratore Delegato di Oracle, Larry Ellison, e il web gioisce.
La suite di produttività OpenOffice non continuerà nel progetto di una versione commerciale visto che Oracle ha abbandonato l’idea di continuare su questa via rimanendo a disposizione della comunità di sviluppo open source del programma.
Con un comunicato stampa è stata confermata l’intenzione di concentrarsi sul mondo open su MySql e Linux e sul supporto di formati aperti come Open Document Format (Odf). Si raffredda così la “guerra” intercorsa tra OpenOffice.org e Oracle.
Tutto era iniziato dopo l’acquisizione milionaria di Sun Microsystem da parte di Oracle e dall’utilizzo di Java da parte di Oracle, che ha portato alla fondazione di Libre Office da parte della comunità. Ora il progetto ricomincerà, attendiamoci aggiornamenti a breve.