Arianna Huffington ha venduto il suo Post per una cifra sorprendente di 315 milioni di dollari ad AOL e ora il portale dovrà essere necessariamente ristrutturato. Per questo saranno necessari corposi tagli del personale, partendo proprio dai livelli più bassi. I blogger che partecipano a titolo gratuito non ci stanno e protestano non solo per questa decisione, ma anche per vedersi riconosciuta una fetta degli utili. Di tutta risposta, Arianna Huffington gioca tatticamente e rilancia “Fate pure, non se ne accorgerà nessuno“.
E’ sbagliato considerare Arianna Huffington una blogger perché in realtà è meglio descriverla una giornalista e una imprenditrice coi fiocchi: ha saputo sfruttare il momento buono facendo valere le sue idee e il suo carisma. Al fronte di un milione di dollari di investimento iniziale, ha poi rivenduto la creatura nel momento del suo massimo splendore, a 315 milioni di dollari.
Niente male, tanto che i blogger che collaborano a titolo gratuito hanno pensato bene di chiedere una fetta della torta: usando anche la scusa dei licenziamenti in arrivo, hanno minacciato lo sciopero e lo stop alla fornitura di contenuti esclusivi.
Arianna non si è affatto preoccupata e dopo l’accordo multimilionario con America On Line ha risposto ai responsabili di Visual Art Source e ArtScene affermando “Fate pure”, associando il portale a un talk show dove gli opinionisti possono anche cambiare, tanto ci sarà sempre qualcuno pronto a prenderne il posto. Analisi cinica. E verosimile.
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