Non è tardata ad arrivare la prima dura critica su Amazon Cloud Player, il nuovo e innovativo servizio che permette di archiviare online la propria playlist musicale preferita – oltre che di acquistare spazio e contenuti – per poi ascoltare il tutto on the go in streaming da diversi dispositivi, dai computer agli smartphone Android. La polemica giunge, guarda un po’, da un’etichetta tra le più famose: Sony Music. Il colosso musicale ha infatti contestato l’idea di Amazon promettendo di mettere diversi bastoni tra le ruote di questo progetto annunciato ma ancora tutto da realizzare.
Amazon Cloud Player è un’idea molto interessante visto che permette di mettere su un proprio “album” esteso e personalizzabile fatto di canzoni personali, dunque caricate dai propri dispositivi e di brani acquistati online da uno store ancora da progettare.
Sarà possibile ottenere 5GB gratis al momento dell’apertura della propria utenza, si riceveranno GB gratis per ogni canzone acquistata oppure comprare 1GB per un dollaro. Sony Music afferma che “Si raggiungerà un accordo di licenza, ma manteniamo le opzioni legale aperte“.
Amazon si era prontamente lavata le mani affermando che Amazon Cloud Player funzionerà come una sorta di Hard Disk personale oppure come iTunes ossia una piattaforma dove la responsabilità è dell’utente e non del fornitore del servizio. La soluzione più papabile: accordo con le etichette e sistema anti-pirateria di Amazon per controllare i contenuti degli utenti.