Il Safer Internet Day 2011 tenutosi ieri 8 febbraio ha riguardato due temi caldissimi del web come i social network e i videogames online ossia la più grande fetta del traffico generato dagli utenti mondiali. I naviganti fanno largo uso di Facebook, Twitter e simili così come delle piattaforme per giocare sul web, anche dalle console come Xbox 360, PS3 e Wii. La sicurezza informatica, dunque, non può che concentrarsi sempre di più su questi temi, anche se “prevenire è meglio che curare“: è necessaria una maggiore formazione e consapevolezza sui rischi e sulle modalità in cui le “Vite virtuali“ possono cozzare contro i pericoli seminascosti nel mare di Internet.
D’altra parte ieri il doodle di Google dedicato a Jules Verne aveva un valore fortemente simbolico dato che assimilava il web agli oceani profondi pieni di meraviglie da scoprire ma anche di mostri da evitare… paragone azzeccato.
A conforto di questo pensiero arriva l’ultima ricerca condotta da Microsoft che ha preso a campione 1591 ragazzi e 6409 adulti, da 11 paesi del mondo e di diversa estrazione sociale e istruzione. Ebbene è risultato che il controllo sulla navigazione dei figli è troppo superficiale (32%) e approssimativo, i minori sono esposti ad esempio alle richieste di amicizia sui SN da sconosciuti che sono accettati nel 37 per cento dei casi.
Se andiamo a controllare i dati mondiali allora traspare che il 40 per cento degli intervistati adotta una certa strategia per controllare e proteggere la sicurezza online. Ma il 50% degli intervistati confessa di non conoscere il web se non in modo superficiale. Recentemente è emerso che l’Italia è una delle più grandi fruitrici di Facebook.
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