Social Network e identità digitali sono due argomenti scottanti del momento attuale, è bene farne buon uso e soprattutto rispettare le regole e non creare identità fasulle. Le relazioni digitali non devono sostituire quelle del mondo reale. Il monito o meglio il consiglio arriva direttamente da Città del Vaticano, per bocca del Papa Benedetto XVI. Ratzinger è sempre più propenso a parlare di tecnologia e nuovi media, segno che la Santa Sede cerca da un lato di non mettersi il paraocchi e dall’altro di giustificare la sempre più importante presenza online con il portale online ufficiale Pope2you e i vari canali a esso collegati, il canale del digitale terrestre dedicato, la pagina Facebook, Youtube…
In occasione della conferenza stampa per la presentazione della 45esima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, Papa Ratzi si è soffermato sullo strumento al momento più utilizzato per intessere una trama a unire più persone possibili, i social network.
Facebook e Twitter (magari attraverso iPad come già è successo in chiesa) sono strumenti utilizzati da circa un miliardo di persone complessivamente, Papa compreso, ma “Il contatto virtuale non può e non deve sostituire quello reale e umano a tutti i livelli“, suggerisce Benedetto XVI dall’aula Giovanni Paolo II. “Serve un buon uso, cercando di non mascherare l’identità con profili fasulli”.
I social network sono dunque demonizzati? Tutt’altro, “Le nuove tecnologie avvicinano le persone e superano le barriere di spazio e cultura, con un nuovo mondo di potenziali amicizie. Una grande opportunità, che necessita di una presa di coscienza sui rischi possibili“. Da sottolineare anche la frase sulla “nascita della consapevolezza condivisa” e subito si pensa a Wikipedia. Insomma Internet come grande risorsa, d’altra parte va a gonfie vele il progetto Pope2You, sarebbe controproducente nasconderlo…