Wikileaks pubblica nuove pungenti informazioni ricavate da documenti e email riservate: questa volta si parla di disastri naturali causati dall’uomo: il fattaccio del Golfo del Messico era stato preceduto da un episodio del tutto analogo, ma tenuto nascosto. Si tratta della piattaforma Central Azeri sul Mar Caspio in Azerbaigiàn, di proprietà della (guarda un po’) British Petroleum, che il 17 settembre 2008 lamentò una forte esplosione con fuga di gas e esisti drammatici per la zona. Il quotidiano inglese The Guardian ha immediatamente ripreso la notizia che ora sta facendo il giro del web molto rapidamente.
Wikileaks ritorna alla carica con nuove indiscrezioni accompagnate da attacchi informatici non rivendicati e al contrario denunciati. Questa volta si parla dell’esplosione della centrale BP in Azerbaigiàn. La Central Azeri risultò pesantemente danneggiata da un esplosione il 17 settembre 2008.
Un fatto paragonabile a quello accaduto più recentemente nel Golfo del Messico, rimasto tuttavia nebuloso. Si scopre che la causa fu un difetto nel rivestimento di cemento di uno dei pozzi. Da lì, l’evacuazione dei 212 dipendenti e chiusura dell’impianto.
Ingente la fuga di gas seguita all’evento con acqua ribollente e possibili danni a lungo termine sull’ambiente. Intanto, dopo aver ottenuto l’apoggio della Svizzera con l’indirizzo Wikileaks.ch, il portale è ora raggiungibile anche all’originale Wikileaks.org che rimanda al mirror.Wikileaks.info. E Assange potrebbe essere presto rilasciato dietro cauzione.
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