Steve Jobs ha nuovamente mosso le acque del poco tranquillo stagno dell’hitech: questa volta si è esibito in una critica sonora ai tablet rivali di iPad con schermo da sette pollici di diagonale. Seccato, nervoso e pungente, ecco come è apparso il CEO Apple
I tablet da sette pollici? Non hanno futuro, ecco in breve la sentenza di Steve che si riferisce ovviamente a Samsung Galaxy Tab e a RIM Blackberry Playbook. Non tardano ad arrivare le risposte dei canadesi e di Mountain View che prepara Android 3.0
L’ultimo trimestre appena trascorso ha restituito un dato al di sotto delle attese per iPad: 4.19 milioni contro i 5 ipotizzati dagli analisti di Wall Street. Visto che la migliore difesa è l’attacco, Jobs è partito alla carica: non solo contro Rim e Samsung, ma più in esteso contro Dell e Google. Ossia contro chi crede nei tablet da 7 pollici come Samsung Galaxy Tab e Playbook di Blackberry definiti Doa, ossia morti sul nascere, dead on arrival.
Jim Balsillie, Co-CEO di Research in Motion (RIM), ha accusato Apple di distorcere i dati di mercato in questo caso per ledere Blackberry, ha poi sostenuto la scelta dei 7 pollici come dimensione ottimale per vivere l’esperienza web. I dati enunciati da Jobs in effetti si spingono a settembre, mentre quelli di RIM si fermano a agosto.
E Google? Per rispondere all’accusa dell’eccessiva frammentazione delle versioni ha prima scelto l’ironia su Twitter ribadendo la natura open-source e libera successivamente è stata protagonista di una nuova tornata di rumors su Android 3.0 che potrebbe arrivare a Dicembre, spostando di poco l’uscita di un eventuale tablet HTC. Ne sapremo di sicuro di più al CES 2011 di Las Vegas