Facebook è esploso in rete con quasi 600 milioni di iscritti e ora segna il boom anche nei cinema americani con il primo film che racconta – e denuncia – il fenomeno, con l’ottimo “The Social Network” di David Fincher
E’ la conferma che la pellicola sia molto più accattivante e profonda di quanto si potrebbe pensare: è un vero e proprio thriller che si sofferma sui risvolti (veramente) sociali del portale e sull’impatto sul reale oltre che alla figura del creatore.
Mark Zuckerber è protagonista-non-protagonista, un eroe negativo che raggiunge il successo ma non riesce a togliersi di dosso quell’aura da nerd un po’ sfigato oltre che approfittatore e arrivista.
Emblematica la frase “Non puoi farti 500 milioni di amici senza farti anche qualche nemico“: la pellicola ha raggranellato in un weekend 23 milioni di dollari con 10,8 milioni di spettatori. Quasi del tutto recuperati i costi di produzione di 40 milioni di dollari.
La narrazione passa dalla commedia impegnata al thriller soffermandosi su quest’ultimo con questioni spinose come il plagio e la faccenda privacy. Di certo il film non farà sorridere Zuckerberg, o forse sì: anche se negativamente si continua a parlare della sua creatura, ora pure al cinema. E per abbuonirsi una consistente e ipocrita fetta di società oltreoceano basta una bella donazione da 100 milioni di dollari.
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