Il primo volo di Ornithopter ricorda da vicino quello storico dei fratelli Wright: una lunga planata a pochi metri dal suolo. Beh come differenza ha ricevuto l’aiuto di un’auto per il decollo, tuttavia dopo lo slancio ha volato da solo, spinto da un motore estremamente ecologico… l’uomo!
E come si traduceva la propulsione umana in spinta per il volo? Semplice, si sono messi da parte espedienti come pedali per tornare al punto d’origine, la vera ispirazione ossia i volatili. E così le gigantesche ali di Ornithopter si sono messe a sbattere, sostenendo l’intera struttura.
(video sotto)
L’effetto finale è davvero suggestivo perché questo gigante silenzioso dei cieli è come se prendesse vita, le sue lunghissime ali si piegano sinuosamente e sbattono con potenza, come quelle dei grandi uccelli come gli Albatross. E’ un esperimento unico nel suo genere, realizzato in Canada da un team universitario.
Alla guida – e ai motori – era presente Todd Reichert, un 28enne dottorando in ingegneria dell’Istituto per gli Studi Aerospaziali all’Università di Toronto. Con compagni e amici ha realizzato l’aereo-uccello che per l’occasione ha volato per oltre un km a una velocità di circa 25 km/h.
La sua apertura alare è paragonabile a quella del gigante – motorizzato per bene – Boeing 737, ma il peso finale dell’intera struttura è appena di circa 50 kg! Lo stesso Todd ha perso circa 9 kg per limare al massimo il peso definitivo con pilota-motore a bordo.
Altri strumenti alimentati dall’uomo? Il trimarano a pedali (e solare, eolico) e Swirl, la lavatrice-palla da prendere a calci.
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