In Italia il digital divide sbrana l’avanzare della tecnologia con un divario clamoroso tra zone urbane e campagna, in Finlandia è entrata in vigore una legge che rende un diritto inoppugnabile Internet a una velocità di almeno 1Mbps per ogni abitante, in qualsiasi parte del paese abiti.
Un diritto fondamentale di ogni cittadino finlandese. E entro il 2012 la velocità minima procapite sarà di 2 Mbps per poi, probabilmente, salire direttamente a 100Mbps entro il 2015. L’invidia sale e allo stesso tempo cresce la consapevolezza di trovarci in uno stato retrogrado davvero pesante.
Qui da noi c’è ancora poca considerazione del web, quasi come se fosse uno sfizio o un passatempo, si associa a Facebook e niente più, ma non si comprende che ormai è diventato parte della quotidianità e che i suoi servizi possono velocizzare, annullare le distanze, semplificare e ridurre i costi di tantissimi ambiti.
Torniamo alla Finlandia, giusto per farsi un po’ di male: da questo Luglio ogni finlandese dovrà poter fruire di un Mbps di banda, in realtà il lavoro di completamento della diffusione del broadband è stato semplice visto che attualmente sono solo 4000 le abitazioni fuori copertura, il tasso di penetrazione è pari al 96%.
Negli USA c’è il limite del 2015 per il 100% degli americani a 50Mbps, la stessa Google è sempre più attiva in merito. In Gran Bretagna ecco il limite di 2Mbps per il 2012. E in Italia? In questo momento vi sto scrivendo in una zona di campagna, da casa, a meno di cinque km da un grande centro abitato perfettamente connesso e se sposto la penna modem di qualche millimetro devo navigare in GPRS… ogni commento è superfluo.
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