Apple Antennagate: risposte di Nokia, RIM, HTC e Samsung

iPhone 4 ha tirato in ballo i rivali di HTC, Samsung, RIM e Nokia durante la discussa conferenza stampa sull’Antennagate. Il motivo era molto semplice: dimostrare che anche le altre marche soffrivano dello stesso problema.
 
Stiamo ovviamente parlando del limitato segnale ricevuto dallo smartphone in base a un’impugnatura scorretta – la death grip – che affliggerebbe anche modelli Nokia, RIM, HTC e Samsung. Ecco le seccate e legittime risposte dei diretti interessati.

Steve Jobs ha utilizzato uno stratagemma poco elegante, ha preso esempi di altri smartphone per dimostrare che l’antennagate non è un’esclusiva Apple, quando avrebbe invece fatto meglio a chiedere scusa in modo esplicito dei problemi creati.
 
Ad ogni modo non sono tardate le risposte di Nokia, RIM, HTC e Samsung. Nokia aveva subito controbattuto con un “Premiamo la qualità del segnale più che il design, meglio un telefono meno accattivante ma più funzionante“.
 
RIM non si è certo trattenuta: i presidenti Mike Lazaridis e Jim Balsillie hanno definito l’attacco di Apple “inaccettabile: infanga la credibilità della società. Apple dovrebbe prendersi le responsabilità sull’errore. Tutti i Blackberry funzionano correttamente, non è necessario utilizzare alcuna cover“.
 
HTC fa parlare i numeri e usa l’esempio tirato in ballo da Steve Jobs: dice il portavoce Eric Lin “Non abbiamo segnalazioni di alcun problema con HTC Eris in merito alla ricezione del segnale. Abbiamo registrato lamentele per lo 0,016% dei nostri clienti contro lo 0.55% di Apple“.
 
Stessa strategia per Samsung che parla di Samsung Omnia II, preso d’esempio da Apple, dice il vice-presidente Hwan Kim “Nessuna segnalazione attiva: l’antenna è situata nell’angolo inferiore sinistro“.

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