Grande scoperta nei laboratori sotto il Gran Sasso in Abruzzo dove è stato scovato un neutrino definito subito “mutante” per via della sua particolare natura. Sembra proprio che i neutrini abbiano una massa e che oscillerebbero tra i due stati muonico e tauonico.
L’esperimento del Gran Sasso ha testimoniato una trasformazione spontanea del neutrino, avvenuta sotto gli occhi dei ricercatori dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Ovviamente la comunità scientifica è ancora cauta, per la conferma servono altri avvistamenti simili.
Il neutrino mutante è apparso durante le varie fasi dell’esperimento internazionale OPERA: come in una sorta di tiro al bersaglio è stato sparato dai CERN fino alla base del massiccio abruzzese distante 732 km in appena 2.4 millisecondi a corollario dell’iniziativa CNGS (Cern Neutrino to Gran Sasso).
Il neutrino, al momento dello “sparo” è di natura muonica, ma durante lo spostamento subisce un’oscillazione che lo porta ad assumere una componente tauonica crescente fino a diventare completa. Successivamente e gradualmente ritorna muonico. Tuttavia solo un neutrino su miliardi e miliardi sparati nel tragitto CERN-INFN ha mostrato tale comportamento.
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