Non so con che armi si combatterà la terza mondiale, ma di sicuro la quarta sarà con le clave e pietre, diceva Einstein. Sperando che un conflitto internazionale rimanga fantascienza, ecco la top 6 dei droidi volanti.
Cosa sono i droidi volanti? Sono speciali mezzi in grado di librarsi nell’aria senza l’intervento dell’uomo che si limita a coordinarli da Terra. In inglese sono conosciuti come unmanned aerial vehicles altrimenti detti UAV. Ecco i migliori e i più futuristici.
I primi si sono visti in Iraq nel 2003, il numero di UAV al momento potrebbe essere di circa 7000 unità, ma tutto suggerisce che siano decisamente molti di più, soprattutto quelli ancora a livello di prototipo. Molti perlustrano e spiano dall’alto, altri si limitano a piccoli interventi per depistare i nemici, ma ci sono svariati modelli direttamente implicati nei conflitti.
1 Micro Air Vehicle
Un classico aereo-insetto robotico della gamma conosciuta in gergo militare americano come “flying beer keg“, sono dedicati alla videosorveglianza con la loro dimensione media di circa 30 cm, facili e leggeri da trasportare, possono ritrovare esplosivi e rispetto alla prima generazione hanno abbassato il livello di rumore prodotto.
2 Boeing ScanEagle
La forma di questo droide è più vicina a quella di un aereo vero e proprio con apertura alare di 3 metri e lunghezza di circa 1.2 metri, il decollo avviene grazie a una speciale catapulta, l’autonomia è stimabile in 20 ore e può sparare le immagini fino a 100 km di distanza. Atterra catturato da un dispositivo chiamato SkyHook.
3 RQ-4 Global Hawk
Uno dei più costosi con i suoi 35 milioni di dollari di valore, questo veivolo radiocomandato è anche uno dei più imponenti: può volare a circa 20.000 metri d’altitudine e fino a 30 ore consecutivamente. Si occupa di sorveglianza discreta con varie fotocamere e sensori GPS di posizione, con il synthetic aperture radar (SAR) vede attraverso tempeste di sabbia. Invia foto a una velocità di 50MB al secondo.
4 MQ 9Reaper
Questo UAV è un killer dei cieli, non si limita alla sorveglianza di zone militari, necessita di due “piloti remoti“, uno per la direzione e l’altro per i sensori. Il motore da 950 cavalli turbo lo spinge fino a 18.000 metri e gli permette di portarsi dietro una tonnellata e mezzo di materiale. Il suo occhio digitale legge i numeri di una targa da 3.5 km di distanza, in teoria può agire in totale autonomia, ma per ora è supervisionato da personale umano.
5 X-37B
E’ il più spaziale, ve ne abbiamo già parlato in modo approfondito: conosciuto come il baby Shuttle robotico (circa 1/4 del mezzo NASA), questo veivolo robotico senza pilota orbita a altitudini molto elevate, dallo spazio osserva obiettivi non comunicati. E’ ancora avvolto nel mistero.
6 X-47B
Il più evoluto è anche il più inquietante tra i droni volanti: è stato progettato per decollare/atterrare al suolo o per essere lanciato e catturato da una nave – persino di modeste dimensioni – può essere rifornito in volo. E’ lungo circa 6 metri, porta con sé 2800 kg di materiale (missili, bombe e strumentazione tecnica) e si avvale anche di cannoni laser e a microonde. Una volta istruito va autonomamente a bersaglio. E se gli andasse il “cervello” in pappa?
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