Spettacolare esempio di drone volante che arriva direttamente dal Biomimetics and Dexterous Manipulation Lab della Stanford University e ancora una volta si ispira alla natura. Più precisamente agli insetti e anche più in generale agli uccelli. Non solo nel volo ma anche nell’atterraggio. E nel decollo.
Date un’occhiata a questo prototipo: è un drone volante che può appendersi a un muro con le speciali “manine” o meglio piedini che possono letteralmente attaccarsi sostenendo il peso dell’intero sistema. Possibile anche partire da posizione verticale-appesa, come dimostrato dal video, ma…
Il Perching Project (così è stato chiamato il progetto) è spuntato dal Biomimetics and Dexterous Manipulation Lab alla Stanford University: i piedini “spinati” gli permettono di agganciarsi a superfici un po’ ruvide, fino a una velocità massima di 35km/h ma non oltre, come dimostrato nel video sopra.
Così come per i volatili, il drone rallenta posizionando le ali in verticale fino a una velocità di circa 10 km/h. E’ anche possibile decollare da “appeso”, lasciandosi cadere per poi prendere il volo girato per di più al contrario. A termine del video sono mostrate le situazioni limite.
Altri robot originali? Il DESPE EC280MG, escavatore radiocomandato, il Robot giornalista sportivo e RoSS il simulatore per chirurghi