RoSS è un nuovo strumento per aspiranti chirurghi che permetterà loro di esercitarsi senza dover necessariamente operare (e, può capitare, sbagliare!) su un essere vivente o su un cadavere. In collaborazione con il Center for Robotic Surgery al Roswell Park Cancer Institute e la University at Buffalo’s School of Engineering and Applied Sciences arriva il primo simulatore che utilizza un approccio simile a quello degli strumenti per addestrare i piloti aerei. Una sensazione Touch and Feel del sistema robotico chirurgico da Vinci.
Il sistema da Vinci è il più utilzzato sistema di simulazione al mondo, ma era necessario un upgrade delle performance per formare e per allenare in modo ancora migliore gli studenti di medicina. Così come un simulatore aereo, vengono riprodotte nel dettaglio tutte le sensazioni e gli scenari.
Kurshind A. Guru, direttore del Center for Robotic Surgery commenta dicendo che niente è meglio della pratica vera e propria ma i sistemi robotici sono in grado di fornire un’esperienza molto simile al reale, mettendo in sicurezza i pazienti e gli studenti stessi di chirurgia.
Il Robotic Surgical Simulator, o RoSS, fa parte di un mondo in rapida evoluzione che sta crescendo a vista d’occhio e che promette passi da gigante nei prossimi cinque-sette anni. “Ross è il simulatore d’aerei della chirurgia“, spiega Thenkurussi (“Kesh”) Kesavadas, PhD, professore di ingegneria meccanica e aerospaziale alla UB e capo del Virtual Reality Lab, che con Guru ha inventato il RoSS. I robot in chirurgia sono sempre più utilizzati, negli USA sono impiegati nel 70% degli interventi alla prostata, ad esempio.
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