Il Continente dove nessuno stato è sovrano (anche se ci sono svariati pretendenti) passa all’ecologico: l’Antartide si prepara ad accogliere la più meridionale centrale di produzione di energia eolica al mondo. Sfruttando i fortissimi venti che spazzano il deserto dei ghiacci, si ricaverà energia pulita.
L’innovazione tecnologica riguarderà la storica stazione di ricerca Scott gestita dai neozelandesi e l’americana McMurdo: con l’energia catturata dal vento sarà possibile coprire l’11% del fabbisogno. Niente male contando l’ambiente spaziale intorno al Polo Sud.
La Scott Base e la McMurdo Station in Antartide per ora infatti usavano solo ed esclusivamente metodi tradizionali e quindi inquinanti per permettere la sopravvivenza dei ricercatori che passano lì svariati mesi dell’anno, compreso il tremendo inverno antartico dove la temperatura può scendere addirittura sotto i -80 gradi celsius.
L’11% di energia ricavata dal vento permetterà di far risparmiare 463.000 unità diesel con il conseguente recupero ambientale e monetario. Tre turbine sono già state montate grazie alla società neozelandese Meridian Energy. In Antartide soffiano i venti più forti al mondo, non è raro misurare velocità superiori ai 300 km/h