Apple non considera valida la garanzia se scopre traccia di fumo di sigaretta nei suoi prodotti come portatili o computer. Mossa d’animo verso i suoi consumatori? Non proprio, è per proteggere i suoi tecnici dal rischio di contaminazione visto che considera il fumo un inquinante dannoso per la salute.
Apple ha fatto scalpore per un doppio caso di rifiuto di riparazione di prodotti (rispettivamente un Macbook e un iMac) in quanto contaminati dal fumo. Per salvaguardare i propri dipendenti non può accettare computer fissi o portatili che presentano tracce evidenti di fumo o di nicotina in quanto considera queste sostanza come altamente dannose “Come se fosse fumo passivo inalato direttamente”, si può leggere.
Dagli States arrivano due esempi pratici che raccontano di un uomo originario dello stato dell’Iowa che si è visto negare la garanzia a causa di indizi inequivocabili di fumo sul computer. Stesso vale per una madre di un ragazzo 21enne. Le proteste sono arrivate fino alla scrivania di Steve Jobs che fa spallucce. L’utenza chiede più chiarezza, quantomeno che si specifichi questa penalizzazione sul contratto di garanzia.
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