Laura Scimone è la nuova regina di Youtube. Sempre più utenti ci segnalano questo particolare fenomeno lanciato e supportato dai social network come Facebook e MySpace. Una giovane ragazza ha pubblicato una serie di video, beh, “di un certo livello” e le magie del web hanno voluto che diventasse popolarissima nel giro di pochi giorni. Sopra la sua auto-presentazione.
Ci è o ci fa? Non è importante, basta che se ne parli e sinceramente potremo commentare con un bel chissene. I video di Laura Scimone sono schizzati in vetta a molte classifiche di Youtube merito del magico pulsante “condividi” di Facebook che ha generato un tam tam senza precedenti.
La ragazza ha 21 anni e viene da Palermo, in giro si dice che sia un’attrice teatrale, c’è chi sospetta sia un’operazione ben riuscita di chissà quale diabolico marketing. Ma su Youtube di gente così ce n’è tanta, un numero imprecisato. A volte è curioso vedere chi emerge dall’anonimato anche se non è chiaro il perché. O forse si: la risposta potrebbe essere in uno dei suoi video più cliccati, quello in cui parla di Maigol Gekson!
Ma forse è ancora più buffo osservare l’abnorme numero di commenti e di “risse verbali” (vedi anche qui sotto) che si genera sotto i video scaricati e ricaricati (altro fenomeno curioso) da decine di utenti su Youtube. Quanto durerà? Chi lo sa, quel che è certo è che sul web ognuno può avere ben più che cinque minuti di celebrità e non ci sarà da stupirsi se la ragazza apparirà prima o poi pure in TV.
Aggiornamento: come volevasi dimostrare, molte persone si sono limitate a leggere il titolo e a guardare il video di questo articolo senza soffermarsi sulla questione enucleata. Questo blog ha tra le sue categorie Internet e tra gli argomenti comprende anche quello dei fenomeni come questo. Il punto dell’articolo non era semplicemente parlare della ragazza ma di ciò che sta dietro “manifestazioni” come queste, che curiosamente sembrano non seguire alcuna regola. Forse sarebbe stato meglio prima leggere che commentare con un’indignazione fine a se stessa. Qui si parla “dell’inopinabile” della rete, tutto il resto che potete leggere nei commenti qui sotto è poco attinente al tema principale. O meglio solo superficiale.