Il Digital Divide è più grave di quanto si possa pensare. Le ultime stime dicono che il 12% degli italiani non può fruire di Internet veloce e non il 2% come dicono invece dalle parti di Telecom Italia. L’ADSL è una risorsa che lascia ancora troppa gente “a piedi” fuori dai grandi centri abitati.
La banda larga, per essere considerata tale, deve superare almeno il megabit al secondo invece sono tante le connessioni che si vantano di essere broadband, ma che in realtà si fermano a 640 Kbps. Si sa che i dati sono spesso e volentieri al di sotto delle aspettative: le 20 megabit non superano così facilmente i 10 (solo nel 15-20% dei casi).
La promessa del 98%-99% di popolazione è un problema non indifferente: servono 1,2-1,3 miliardi di euro da investire, per offrire a quasi tutti gli italiani almeno 2 megabit entro il 2011, ma a chi conviene? Non di certo ai fornitori del servizio. La finta banda larga a 640 Kbps non è sufficiente per fornire gli utenti dei servizi basilari, Telecom Italia non vuole investire per implementare la rete di fibre ottiche che sarebbe necessaria per aumentare la velocità.
Alternative all’ADSL per le zone più difficili da coprire? Hiperlan, Umts/Hspa, WiMax. Ma il distacco dagli altri paesi europei è ancora troppo imbarazzante. E il Digital Divide persiste, così come dimostra il nostro sondaggio.
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