Paco è la creazione di una mente leggermente malata: una scatolona bianco latte grande 3 x 3 x 3 metri che può ospitare una persona offrendogli tutto ciò che serve… certo, basta essere uno stoico-non claustrofobico-amante del minimalismo estremo.
Paco mi fa tornare in mente un film giapponese di nicchia che avevo visto 4-5 anni fa al Torino Film Festival, era la storia di un inventore che aveva dato vita a una scatola rotolante che poi gli avrebbe cambiato la vita. Ma anche il film di Renato Pozzetto quando vuole affittare un mini-monolocale con tutti i componenti che fuoriescono dalle pareti. Questo cubo è un po’ più grande, ma non è certo indicato per i claustrofobici.
E’ la casa hitech per eccellenza? Paco accoglie e offre un salotto immerso nel bianco con scrivania, amaca penzolante a 3 metri da terra (vi auguro di non dondolarvi troppo), persino una simpatica doccia dentro una busta di plastica… in realtà non ha particolari tecnologie. Per essere operativa richiede solo di essere collegato a un’impianto elettrico e idrico. E’ ideato dall’architetto Jo Nagasaka e dalla Schemata Architecture Office.
Vedi anche la folle casa che cammina.