Microsoft ha lanciato il 15 Dicembre una linea di abbigliamento, per reinventarsi un po’ e dare visibilità al proprio marchio, che ha subito negli ultimi tempi una flessione. Niente di particolarmente vistoso, ma incentrato sul dar nostalgicamente lustro agli albori dell’impero commerciale Microsoft: ecco allora magliette con loghi retrò, come quello di DOS, e font che richiamano quelli visualizzati sui vecchi terminali.
Magliette pregne di sapori nostalgici quindi, che si tengono distanti dall’alludere all’insoddisfazione causata da Vista e che ripercorrono con le loro icone i passi dei primi utenti su pc: dalla maglietta con il logo di DOS, presentato come il primo visto sui monitor, a quella con la foto segnaletica di un giovane Bill Gates, con la dicitura che chiunque ha diritto ad una seconda possibilità, passando per la celebrazione del codice binario, che tappezza di 0 e 1 lo sfondo nero di una t-shirt.
La linea è stata battezzata Softwear, giocando sull’assonanza con la parola software, di cui Microsoft, nel bene e nel male, è stato uno degli interpreti fondamentali.
Al futuro la sentenza di giudicare vincente questa mossa: a parere personale l’esibizione dell’affetto al marchio Microsoft non è così radicata nei suoi utenti (a differenza dell’ostentazione convinta dei fan di Apple) da garantire la buona riuscita del progetto…
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