Una delle sette meraviglie del mondo antico era il Colosso di Rodi: gigantesca statua che presidiava, illuminava e caratterizzava l’entrata del porto dell’isola greca. Poi fu distrutto da un terremoto inabissandosi, ma potrebbe ritornare alla vita… grazie alla luce!
Il Dio Helios accoglieva le navi facendole passare sotto di lui che se ne stava fiero e in perfetta forma innalzandosi per 32 metri dal basamento di pietra con putrelle di ferro. Rivestito di bronzo, portava sulla mano più alta la luce per segnalare il porto alle navi in arrivo di notte o in giorni con scarsa illuminazione. Almeno così dice la leggenda, ma sembra che le dimensioni siano troppo esigue affinchè potessero transitare le navi sotto le imponenti gambe.
Ad ogni modo crollò in mare nel 226 BC e anche se fu proposto in varie occasioni, non venne mai ricostruito. Almeno non fino a oggi quando giunge voce di un progetto greco per riprodurre con le luci un nuovo colosso alto almeno 60-100 metri, dal costo di 200 milioni di euro, vedrà (è proprio il caso di dirlo) la luce in sei anni, circa la metà del tempo occorso per costruire il primo.
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