Dopo aver visto le modernissime fattorie neozelandesi dove produrre latte è diventato all’insegna dell’hitech, ora è il turno di un elemento della casa rivisitato e corretto tecnologicamente. Rainbow Star LED sembrano proprio dei lumini… 2.0!
I Lumini sono piccoli ceri protetti da una struttura cilindrica che para dal vento la fiammella. Se ne vedono in chiesa ad esempio, ma anche nei giardini delle case d’estate, come luce improvvisata. Lumenworks ha realizzato queste piccole luci chiamate Rainbow Star in grado di consumare poca energia, cambiare colore e dare un tocco di originalità alla casa (in e outdoor).
Le luci sembrano i bicchieri intagliati nel ghiaccio dei bar sotto zero, hanno un profilo deciso e lineare e l’incavo centrale per accogliere l’illuminazione. Grazie ai LED possono illuminarsi di sette tonalità diverse, sfumando l’uno nell’altro.
Un sensore accende i Rainbow Star non appena la luce naturale cala e diventa fioca, l’alimentazione è data dalla rete domestica che ne ricarica la batteria o da tradizionali pile AA. Per ora non sono ancora arrivati in Europa, si trovano su questo store taiwanese.