Avere coscienza di sè non significa solo riconoscersi allo specchio o guardare una propria frazione nel tutto e capire di esserne parte, ma anche prendersi cura e, se necessario, riparare e cercare di aggiustare qualcosa che non va.
Così facendo si passa il primo ostacolo che porta a donare ai robot o in genere alle macchine intelligenti una loro autonomia: decisioni e comandi non più caduti dall’alto, dagli umani ma situazioni da risolvere da soli. L’Università inglese di Bath, ha sviluppato una macchina speciale che può decidere opportunamente da sola. Decidere cosa? Ad esempio quando riparare una parte danneggiata grazie a una sorta di stampante speciale in grado di produrre strati di materiale plastico biodegradabile plasmabile per sostituire parti malfunzionanti.
RepRap è l’abbreviazione di replicating rapid, un prototipo di macchina che produce oggetti tridimensionali per sè o per i simili. Un barlume di sistema nervoso autonomo e di cervello indipendente che può saltare un confine ancora inesplorato.
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