Dopo avervi parlato della ricerca visuale del futuro, ora è il turno della pubblicità del futuro: non più fissi e scialbi cartelloni appesi con la colla, ma pannelli che interagiscono con i passanti, attirando l’attenzione e “portandoli” verso ciò che si pubblicizza (Vedi video sopra)
L’esempio di cui vi parliamo è stato sviluppato da un’azienda Danese ed è già operativo a Arhus, si tratta di un pannello che capta i movimenti che avvengono davanti a esso e riesce a “disturbare” chi passa. L’interazione più semplice è quella dell’immagine che si svela un po’ per volta portando le persone a fermarsi e completare la figura
Ma c’è anche la seconda, che è “multi-sensitiva” nel senso che non reagisce scoprendo l’immagine solo in senso orizzontale, ma anche periferico come ad esempio quando si prova a allargare un braccio o una gamba. Visto da dietro, l’immagine tende a auto-visualizzarsi con la stessa forma del corpo che gli si pone davanti.
Le altre interazioni coinvolgono un simpatico omino che cammina sul bordo della parete alla stessa velocità del passante, si ferma quando questi si ferma (magari attratto) e saluta, oppure indica la pubblicità o ancora si scambia un cinque con un altro omino che passa dalla parte opposta.