Nei giorni scorsi Apple ha annuncato il rinnovo delle specifiche componentistiche dei sui famosissimi all-in-one. L’estetica, che è sempre stata una delle caratteristiche vincenti, non è stata variata. Ciò che cambia è la potenza di cui sono stati dotati e le significative riduzioni di prezzo (grazie al super Euro).
Innanzi tutto ciò che colpisce subito riguarda le Cpu Intel Core 2 Duo: con frequenze da 2,4GHz a 2,8GHz fino ai 3,06GHz del modello di punta e un rinnovato FBS che passa da 800 a 1066GHz, genera curiosità che sia segnalata una cache L2 di 6MB; visto che non esistono processori Intel attualmente con queste caratteristiche c’è da azzardarsi a pensare che l’azienda di Santa Clara abbia privilegiato Apple e le abbia fornito in anteprima la serie di CPU previste per il lancio della piattaforma Centrino 2, chiamata Montevina.
Nulla è cambiato per quanto riguarda le RAM, che rimangono sempre DDR2 a 800MHz (con 1 o 2GB installati a seconda dei modelli, con possibilità massima d’espansione fino a 4GB) , e per quanto riguarda gli schermi, sempre da 20″ o 24″ (quest’ultimo sempre con risoluzione WUXGA, 1920×1200).
Gli hard disk partono da un taglio di 250GB sulle macchine base, passando a 320GB su quelle di fascia media e alta. Si può tranquillamente espandere la memoria fino a 750GB nel caso del modello da 20″ e a 1TB nel caso del 24″.
C’è una novità anche per quanto concerne le schede video per il modello da 24″: si può scegliere se montare una ATI HD 2600 PRO oppure una NVIDIA GeForce 8800 GS con 512MB di GDDR3. Sui modelli da 20″ invece rimane costante la presenza della ATI 2400XT e 2600PRO .
Per quanto riguarda i prezzi si riscontra un calo generale che esalta ancor di più l’assortimento di novità che contraddistinguono questa nuova gamma di iMac: 999€ (200€ in meno) per il modello base da 20″ e 150€ di media in meno per i restanti modelli.