Youtube ha aumentato il limite di upload dei video di utenti non partner a 15 minuti e la notizia è stata accolta forse con meno risalto e importanza di ciò che in realtà meriterebbe. Già perché 5 minuti in più per il portale controllato da Google questa decisione è tutto fuorché leggera.
Youtube ha una potenza commerciale devastante, ma soffoca letteralmente nei costi di banda a causa – paradossalmente – dei milioni di video visualizzati ogni giorno. Aumentare del 50% la durata massima per ogni utente è una scelta coraggiosa, di sicuro molto dispendiosa.
Qualsiasi utente potrà così caricare clip di modesta lunghezza: nel gioco delle grandissime cifre composte da microscopiche cifre è un mezzo salasso per Youtube che dovrà reggere ancor più forte alla quantità abnorme di minuti caricati ogni giorno. La decisione è diventata operativa il 29 luglio, nella nottata italiana.
Joshua Siegel, responsabile Youtube per upload e video ha commentato “Era da tempo ce ne veniva fatta richiesta. Ora rilanciamo: avete 15 minuti di gloria (come il film NDR), cosa direste, cosa registrereste da lasciare al mondo intero?“. E il problema copyright? Youtube aveva imposto il limite dei 10 minuti anche per scoraggiare l’upload di lunghi contenuti (film, telefilm) protetti, ma ora con lo strumento Content ID le major vivono sonni più tranquilli.
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