Siamo finalmente pronti a raccontarvi più approfonditamente Fujifilm X70 ossia la fotocamera digitale compatta premium di ultima generazione che è ancora più leggera, compatta e pratica; ideale per la fotografia da strada, si comporta bene con i ritratti e anche per immortalare il cibo. Questo terminale della Serie X della società nipponica è stato ufficializzato in occasione dell’anniversario della gamma e si fa forte del sensore APS-C X-Trans CMOS II, del prestante processore d’immagine EXR Processor II e dell’obiettivo FUJINON 18.5mm F2.8. La chicca: lo schermo touch può ribaltarsi per favorire lo scatto di selfie. Scendiamo nel dettaglio della recensione. Il prezzo di listino è di 719,99 euro Iva inclusa, ma online è già possibile risparmiare un po’.
Fujifilm X70 è stata ufficializzata in compagnia delle altre mirrorless Fujifilm XPro-2 e Fujifilm ES2, dedicandosi alla sponda più social e giovane, pur tuttavia con una scheda tecnica notevole. Il design è solido e molto gradevole, con l’alluminio e selettori per tempo posa e della compensazione dell’esposizione (fino a ±3 stop) e le ghiere di messa a fuoco e del diaframma (incrementi di 1/3 stop). Sul retro troviamo – per la prima volta nelle X-Series – uno schermo touchscreen con diagonale da 3 pollici a risoluzione 1,04 milioni di pixel che può basculare fino a un massimo di 180 gradi; in realtà si può anche usare come mini cavalletto per foto magari a lunga esposizione o per determinati autoscatti. In mano è leggera (pesa 340 grammi e misura 112,5mm x 64,4mm x 44,4mm) e ben bilanciata. Si può controllare tutto al volo senza troppa fatica con la mano destra. Non comodissimo il pulsante Fn1 che è nato originariamente per la registrazione video.
La scheda tecnica parte dal sensore APS-C X-Trans CMOS II da 16,3-megapixel che garantisce un ideale controllo dell’effetto moiré e i falsi colori grazie alla presenza del filtro colore X-Trans e alla disposizione casuale di pixel RGB per ovviare al filtro passa-basso. A bordo c’è il processore d’immagine EXR Processor II che non ha paura di spingere sul fronte delle velocità di operazioni, dell’applicazione di ogni configurazione e di applicazioni di filtri e effetti. Possibile spingere la sensibilità ISO fino a 51.200 senza incappare in eccessivo rumore con neri puliti e dettagli definiti. Velocissimo l’autofocus che lavora in 0.1 secondi, ma in generale anche la fotocamera stessa si avvia in appena 0.5 secondi presentando un ritardo nello scatto di 0.01 secondi e intervallo tra gli scatti pari a 0,5secondi. Luminoso l’obiettivo FUJINON 18.5mm F2.8 (ma non luminosissimo come ad esempio il 35mm f/2 di X100) costruito in sette elementi in cinque gruppi, che sfrutta un rivestimento HT-EBC di FUJINON creato appositamente per ridurre eventuali riflessi indesiderati e immagini fantasma. In confezione c’è un pratico tappo metallico con logo in bella mostra: si deve ovviamente fare attenzione a non perderlo, anche se – una volta innestato – è piuttosto stabile. Lo sportellino non metallico che protegge ingresso microUSB e HDMI è posizionato sul lato. La camera si carica via microUSB, come se fosse uno smartphone, con batteria installata. L’otturatore meccanico-elettronico si spinge fino a 1/32.000s.
Esempio foto cibo
Lato software, Fujifilm X70 consente di sfruttare la modalità “Advanced SR Auto” totalmente automatica e ottimizzata per ogni scena e situazione. In generale va a premiare una luminosità notevole, dunque è meglio ruotare la ghiera frontale per passare a una delle altre modalità di scena così da ottenere risultati migliori. Sul corpo sono presenti otto pulsanti funzione Fn sono personalizzabili che si possono ad esempio assegnare alla gestione della sensibilità ISO, simulazione pellicola, bilanciamento del bianco, scatto continuo e il Digital Tele-converte premendo il tasto di regolazione dell’anello di controllo posizionato sul lato sinistro del corpo macchina. Decisamente interessante la modalità di simulazione pellicola CLASSIC CHROME con dieci varianti come la pellicola invertibile Velvia/PROVIA/ASTIA, negativo professionale a colori PRO Neg.Std / PRO Neg.Hi, filtri monocromatici MONOCHROME, filtro Ye, filtro R e filtro G e Seppia; poi otto effetti artistici dal Pop Color all’effetto miniatura, la registrazione video fino a Full HD 1080p a 60fps e il Wi-Fi per il controllo remoto e per l’invio senza fili dei file. Si può scattare la foto dal touchscreen con il tap che mette anche a fuoco sul punto di contatto, ma non sempre funziona al meglio. In generale, ho utilizzato il touch soprattutto per rivedere le foto in galleria, visto che è molto pratico per scorrere nelle foto e zoomare (sia con il pinch-to-zoom) sia con il doppio tap. È possibile scattare a raffica in Jpeg a 8fps, ma dopo poco rallenta, a meno della metà. Da segnalare la presenza del teleconverter digitale, che va a simulare le focali di 35mm e 50mm: si tratta naturalmente di crop digitali. Tra Jpeg e Raw non si notano grosse differenze, dunque si può andare ad affidarsi ai primi senza problemi.
Foto notturna a lunga esposizione
PRO: la batteria è duratura e affidabile e si può caricare via USB (comodissimo); schermo touchscreen basculante, buona impugnatura e tanti pulsanti personalizzabili; conversione RAW in camera; Wi-Fi facile da utilizzare e molto pratico per il controllo da remoto e per il trasferimento rapido di file; tantissimi filtri e configurazioni. Eccellente modalità automatica, ma in manuale ci si tolgono diverse soddisfazioni.
Selfie in automatico
CONTRO: non c’è un mirino; in confezione non c’è un caricabatterie e così se si vuole caricare un’eventuale batteria secondaria si deve ovviare anche a quello; video così così.
Questo modello è ideale per la fotografia di strada, si comporta ottimamente in spazi ristretti, è decisamente buona per ritratti e per foto di cibo. Anche i meno esperti potranno avvicinarsi un po’ per volta alla gestione dei comandi manuali partendo dall’ottima modalità automatica.
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