Solitamente vi recensiamo gli smartphone dopo un paio di settimane di prova, ma con Honor 5X abbiamo avuto la possibilità di provarlo più a fondo e dopo un antipasto della prima ora siamo dunque pronti a raccontarvi come questo smartphone va dopo ormai un mese e mezzo d’uso intensivo e quotidiano. Il modello della società cinese fa di un eccellente rapporto qualità/prezzo il suo punto di maggiore forza, con un costo succulento a fronte di componenti hardware di prima scelta. Come si è comportato in questi circa 50 giorni dal post presentazione a Monaco di Baviera fino alla primavera?
La presentazione di Honor 5X
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Partiamo da un inevitabile cappello introduttivo per entrare nel discorso. Il concetto alla base di Honor 5X è un prezzo davvero interessante a fronte di una scheda tecnica con tutto il necessaire per un’esperienza completa. Il sistema operativo Android 5.1 Lollipop è accompagnato dall’interfaccia personalizzata EMUI 3 che offre già applicazioni di utilità già installate dalla gestione file ai vari lettori multimediali, dal blocco note agli strumenti per la Sim. Le dimensioni sono da phablet dunque 151.3 x 76.3 per uno spessore contenuto in 7.9 millimetri è il peso è di 158 grammi. Lo schermo ha una diagonale da 5.5 pollici a risoluzione Full HD 1920×1080 pixel. Troviamo un processore octa-core Snapdragon 615 di Qualcomm (con configurazione quattro Cortex A53 a 1.5GHz e quattro a 1.2GHz), Ram da 2 o 3GB a seconda delle versioni, memoria interna da 16GB ampliabile via microSD fino a un massimo di 128GB con la comodità che non va ad occupare una delle due slot dedicate alle SIM. Completano il quadro GPS, Wi-Fi, Bluetooth e la connessione veloce 4G LTE. L’hardware termina con batteria da 3000mAh, fotocamera da 5 megapixel per selfie e posteriore da 13 megapixel con apertura luminosa f/2.0 e videoregistrazione FHD. Molto veloce il lettore di impronte digitali situato sul retro, proprio sotto la fotocamera.
L’esperienza dopo un mese e mezzo
Organizziamo il racconto dell’uso quotidiano con tutte quelle funzionalità che normalmente si possono utilizzare in ogni giorno e l’uso “straordinario” in speciali condizioni in una sorta di glossario sintetico e di facile lettura:
AUDIO: prestazioni soddisfacenti per audio in capsula, un po’ meno in riproduzione attraverso gli speaker.
BATTERIA: personalmente, uno dei fondamentali punti a favore di un cellulare è senza dubbio l’autonomia. Se fatica ad arrivare a fine giornata con un uso anche mediamente intensivo non mi sento di consigliare l’acquisto, perché è un handicap non da poco. Non è il caso di Honor 5X, che anche dopo un mese e mezzo arriva senza problemi a un giorno e mezzo.
CONNESSIONE AL WEB: decisamente meglio in 4G che in Wi-Fi. Nel primo caso apre a un’esperienza soddisfacente e piena così come molti modelli topclass, mentre quando si è collegati a una rete senza fili tende a “prendere meno”. Spiego meglio: più volte non riusciva a collegarsi a una rete alla quale si attaccavano senza problemi colleghi con altri dispositivi (o anche il mio vecchio Nexus 5) oppure si collegava, ma a singhiozzo. Succede soprattutto con reti molto intasate, patisce un po’ la concorrenza.
DESIGN: decisamente un punto a favore, perché stuzzica l’occhio e attira l’attenzione delle persone per la sua estetica pulita e “premium” grazie al metallo. Certo, è un po’ scivoloso, non si può negare e usarlo con una mano per raggiungere i pulsanti fondamentali non è così semplice. Ma è un phablet, quindi è fisiologico.
DISPLAY: si comporta ottimamente in qualsiasi condizione di luce, è reattivo e la luminosità automatica fa il suo dovere senza problemi. Francamente, non si sente la necessità di un Quad HD. Trattiene però un po’ troppe impronte.
FOTOCAMERA: sono rimasto piacevolmente stupito dalla fotocamera integrata, ricca di funzionalità e con una resa notevole. Non è un fulmine di guerra, questo è indispensabile sottolinearlo, ma per la fascia di prezzo di questo dispositivo è davvero eccellente. Fotocamera anteriore… uhm… deforma molto facendoti venire un mento da Shrek se si inquadra non dall’alto, no.
GPS: veloce fix dei satelliti, navigazione confortevole.
MEMORIA: 16GB (13GB circa a disposizione) accompagnati dall’espansione fino a 128GB sono più che sufficienti, per di più se si utilizzano due Sim Card (e una è Nano) non si deve nemmeno sacrificarne una in favore della microSD.
IMPRONTE DIGITALI: molto comodo e veloce. Si può utilizzare come un tasto in più per scattare foto, aprire menu notifiche, scrollare e così via.
PRESTAZIONI: come spesso accade, le prestazioni rallentano col passare delle settimane e l’installazione di diverse applicazioni e un uso mediamente stressante. Utilizzandolo come un topclass, dunque con app pesanti e con uno stress notevole delle performance arriva un po’ al limite e ogni tanto deve prendersi momenti di pausa (leggi: lag e qualche chiusura improvvisa). Andando a lasciare la memoria interna non completamente piena, la Ram non intasata e soprattutto con un uso da medio range qual è allora non dà problemi.
VIDEO: direi che si promuove a pieni voti per qualità dei colori, reattività alla luce (consideriamo sempre la fascia di prezzo e la sua natura di smartphone) e la messa a fuoco con un tap. A titolo d’esempio, ecco un filmato che ho realizzato in Malesia in occasione del Le Tour de Langkawi (LTdL) di ciclismo:
In conclusione, consigliamo l’acquisto di Honor 5X per chi cercasse un modello davvero completo e performante, che scatti belle foto e registri ottimi video. Ideale per chi non ama la plastica e vuole uno schermo ampio e comodo. Il costo ormai di circa 220 euro lo rende un modello dall’eccezionale rapporto qualità/prezzo.