Ci sono molte piccole start up in giro per il mondo che hanno grandi idee ma fondi limitati e grazie al crowdfunding questi progetti promettenti possono un giorno vedere la luce del giorno. Questo è il caso di Beam, un device che potrebbe essere considerato come un semplice portalampada se lo si vede per la prima volta. In realtà si tratta di un piccolo proiettore su base Android la cui versione è ancora un mistero fino ad ora. Questo proiettore ha un look davvero strano, ma dietro questo design si nasconde una trovata interessante: il dispositivo può essere montato come una lampadine che tutti conosciamo. E’ facile da installare e molto utile.
Viene utilizzata una sorgente luminosa a LED che offre un flusso luminoso di 100 lumen e la sua risoluzione è di 854×480 pixel, mentre la sua durata è pari a 20.000 ore. Il sistema operativo viene gestito da un processore dual-core da 1.3GHz con memoria flash da 8GB. Il comparto audio viene garantito da due altoparlanti da 2W, mentre sono presenti Bluetooth 4.0 e Wi-Fi per la connettività.
Grazie ai dispositivi mobili è inoltre possibile condividere dei contenuti attraverso apposite app sviluppate per iOS e Android con i supporti AirPlay e Miracast. Ma qual’è l’utilizzo che se ne fa di Beam? Grazie a questo apparecchio altamente tecnologico è possibile proiettare contenuti in un tempo record grazie ad una lampada orientabile che proietta il tutto su muro o scrivania, ma anche seguire dei tutorial di ricette ad esempio quando si prepara un piatto. Uno dei suoi punti di debolezza è la luminosità bassa che rende quasi impossibile l’utilizzo per display più generosi. Al momento in cui scriviamo il crowdfunding su Kickstarter ha superato la soglia dei 100.000 dollari su un obiettivo fissato a 200.000 dollari. L’oggetto sarà venduto a 399 dollari e le consegne sono previste per ottobre 2015. Ce la farà l’azienda a raccogliere altri 100.000 dollari in appena 33 giorni?
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