Ultimamente Google ha costruito una simulazione in stile Matrix dell’intero stato della California per mettere alla prova le i suoi veicoli autonomi. Ma se da una parte questa notizia non sarà una vera e propria sorpresa considerata la storia di Google, la ditta sta anche presentando una petizione ai dirigenti dello stato della California per avere il permesso di svolgere test di sicurezza entro la “matrice”, invece di provare le auto su strade reali. Un progetto che potrebbe sembrare terrificante in un certo senso (sarebbe come se un costruttore decidesse di produrre un veicolo che non sia stato provato su una strada vera), ma in fin dei conti non è così tanto sbagliato visto che stiamo parlando di un’auto che si guida da sola e dove ci sono molteplici condizioni che devono essere messe alla prova, condizioni che sarebbero impossibili da provare in tempo reale su strade vere. “In poche ore, possiamo testare migliaia e migliaia di scenari in termine di guida”, ha dichiarato un portavoce di Google al Guardian.
Le informazioni riguardanti la simulazione di Google in stile Matrix in California sono state ottenute dalla fonte attraverso una petizione rilasciata a dirigenti della California e in seguito anche grazie ad un portavoce Google. Il gigante di internet ha costruito il sistema stradale intero della California (oltre 200.000 chilometri) in un software, insieme a simulazioni accurate del traffico, pedoni, tempo e così via. Per il momento non si è ancora parlato di quale hardware verrà utilizzato per realizzare la Google Matrix, ma è probabile che una più ampia scelta di server sarà implementata.
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Le automobili autonome di Google hanno già percorso oltre 5 milioni di chilometri nella matrice californiana, con tutte le situazioni quotidiane che si possano incontrare nel mondo reale e con auto reali. A titolo comparativo, la flotta di veicoli autonomi di Google, quella vera questa volta, ha percorso nemmeno 1 milione di chilometri da aprile 2014. Detto in parole povere, le simulazioni dettagliate possono fornire più feedback rispetto ai test reali. Nella maggior parte dei paesi sono consentiti solo test veri, così come in California. Tuttavia Google vuole che questo stato dell’America cambi la sua politica per consentire ai veicoli autonomi di essere provati solo nella matrice. Per motivare la sua scelta, Google ha scritto la seguente lettera ai dirigenti della California: “Le simulazioni computerizzate sono in realtà più affidabili, visto che consentono ai costruttori di testare i loro software in condizioni più svariate che con dei test normali. Google vuole assicurarsi che la regolazione sia interpretata per consentire ai costruttori di soddisfare questa richiesta attraverso simulazioni realizzate tramite computer.”
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Sebbene le motivazioni di Google siano tutte sensate, c’è anche da dire che condurre dei test nel mondo reale sia cosa più prudente. E’ possibile effettuare una simulazione la più dettagliata che ci sia, ma non potrà mai garantire gli stessi risultati degli aspetti reali. Se Google vuole immettere su strada veicoli che siano totalmente controllati da un computer, dovrà dare una prova che le sue vetture autonome siano paragonabili ad un conducente umano.
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