Olimpiadi Londra 2012: Twitter e le medaglie d’oro dei più twittati

Le Olimpiadi 2012 di Londra hanno incoronato Twitter come il social network del momento, molto più del ben più popolato Facebook. Sono stati registrati qualcosa come 150 milioni di cinguettii, con il picco durante la gara dei 100 e poi dei 200 metri con la vittoria di Usain Bolt e con un totale di 80.000 e 74.000 tweet al minuto rispettivamente. Hanno seguito la vittoria di Andy Murray nel tennis uomini singolare con 57.000 TPM, il record giamaicano nella 4x100m uomini con 52.000 TPM e la vittoria degli USA sulla Spagna per 107 a 100 nella finale di basket uomini con 41.000 TPM. In realtà però il momento più cinguettato è stata l’esibizione delle Spice Girls con oltre 110.000TPM. La top ten degli atleti più twittati? Vi aspetta dopo il salto.

Usain Bolt – che tra parentesi è stato anche al centro di un’involontaria (?) attività da testimonial Blackberry dopo la vittoria dei 100 metri – ha vinto a mani basse davanti al recordman del nuoto e delle Olimpiadi stesse, Michael Phelps, poi il tuffatore Tom Daley. Ecco la top ten.
1.Usain Bolt
2. Michael Phelps
3. Tom Daley
4. Ryan Lochte
5. Gabby Douglas
6. Andy Murray
7. Kobe Bryant
8. Yohan Blake
9. Lee Chong Wei
10. LeBron James
 
Alle Olimpiadi 2012 di Londra si twittava troppo: il CIO (Comitato Olimpico Internazionale – International Olympic Committee) aveva infatti gentilmente chiesto di moderare l’uso di Twitter durante le gare e nei dintorni delle gare visto che si stavano creando veri e propri intasamenti della linea. I primi ad accorgersi di questo fenomeno sono stati i CT partecipanti alla prova di ciclismo maschile dello scorso sabato e la stampa presente in loco, quando l’intero sistema di monitoraggio delle posizioni degli atleti via GPS si è intasato ed è andato fuori uso. Non è stato però facile convincere spettatori e soprattutto atleti a lasciar perdere gli aggiornamenti via Twitter dalla Gran Bretagna. Un problema che mette in risalto gli evidenti limiti di una rete cellulare che era stata presentata come in grado di sostenere l’ondata di traffico mobile.
 
Oltre all’intasamento in loco si è registrato anche un blocco di Twitter proprio a causa dell’altissimo volume di cinguettii registrati durante l’attesa e i primi giorni di gara. Durante la cerimonia di apertura e di inaugurazione dei giochi sono stati twittati 10 milioni di messaggi per un volume superiore a quello generato durante l’intera passata Olimpiade 2008 di Pechino. Come riportato da Reuters, questo traffico ha penalizzato il corretto funzionamento del trasferimento di informazioni in occasione della prova di ciclismo maschile su strada (vinta da Alexandre Vinokourov), con la copertura televisiva che ha perso colpi da subito.
 
“I commentatori sono stati impossibilitati a ricevere informazioni sul distacco dei fuggitivi dal gruppo principale e dunque a raccontare agli spettatori da casa la gara nella sua totalità. I dati ricevuti dal chip GPS incorporato nell’attrezzatura della prova non arrivavano a destinazione”. Per fortuna non è capitata la stessa situazione anche per le prove simili come la maratona e il triathlon, il CIO aveva suggerito “Non twittate se non davvero urgente“. Ma quando un cinguettio è urgente sul serio?
 
Tornando al primo disservizio della rete durante la prova di ciclismo, la situazione è poi peggiorata nel momento in cui molti spettatori si sono lamentati della mancanza di informazioni… su Twitter. E così la rete si è ingolfata sempre più, con le celle londinesi prossime al blackout totale. E ora come risponderanno di questo problema gli operatori come BT, Vodafone e O2 che avevano promesso che tutto sarebbe filato liscio? Sono state investite 50 milioni di sterline e si pensa a potenziare il segnale Wi-Fi a disposizione di visitatori, spettatori, atleti e in generale qualsiasi persona a Londra durante le gare così da alleggerire il volume del traffico cellulare. Anche gli hot-spot 3G “personali” sono banditi proprio per lo stesso scopo.

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