Fino a circa mezzo secolo fa la Silicon Valley in California era un luogo abbastanza desolato, ma oggi è una delle zone più ricche e innovative del pianeta. Merito del fiorire di diverse società tecnologiche e informatiche che qui sono nate e qui hanno trovato fortuna. Solitamente, tutto nasceva in un garage o in una rimessa, insomma in un luogo appartato e tranquillo della casa, dove giovani e intraprendenti genietti si riunivano per condividere le conoscenze e le idee. Così è nata Apple, ma così soprattutto è nata HP nel lontano 1939. Ecco le foto del garage dove tutto è nato, una sorta di Betlemme della Silicon Valley. In oltre 70 anni, la Hewlett Packard ha venduto milioni di esemplari di calcolatori scientifici, stampanti, computer e accessori.
Perdonate il paragone forse blasfemo per qualcuno ma a tutti gli effetti si può considerare il vero luogo della Natività dell’informatica moderna, il garage esiste ancora ed è quasi come 73 anni fa. I nostri colleghi americani di Dvice si sono recati in pellegrinaggio al 367 di Addison Avenue a Palo Alto, California, in un quartiere residenziale tranquillo e sereno. Sul retro della casa ecco una rimessa in legno, dove due giovani ragazzi diedero vita a un impero che ancora oggi domina la scena.
Stiamo parlando di Dave Packard e Bill Hewlett che nel 1939 gettarono le basi della società che poi sarebbe diventata nota e conosciuta come Hewlett-Packard o meglio dire HP. Con un budget di appena 538 dollari, i due studenti di Stanford costruirono un audio-oscillatore chiamato Model 200A che sarebbe poi diventato il primo prodotto HP a uscire in commercio. La Walt Disney ne acquistò otto esemplari per un sistema sonoro cinematorgrafico per la pellicola Fantasia, il primo film con suono stereo. Il garage è stato poi ovviamente abbandonato in favore di stabilimenti sempre più grandi, ma nel 2004 la HP acquistò e ristrutturò l’intero complesso.
Il garage fu riportato esattamente alle stesse condizioni del 1939 e ora è un museo privato, non aperto a normali visite. Ma lo staff di Dvice è riuscito a entrare e a scattare qualche foto esclusiva grazie a un evento stampa organizzato dalla stessa HP. Date un’occhiata in gallery, si possono osservare Model 200A, una macchina da scrivere (uno dei primi best-seller della società) e la piccola depandance dove Hewlett visse (in giardino), mentre Packard soggiornava con la moglie nella casa. Sui tavoli di lavoro sono stati posizionati i vari diari e gli appunti originali del 1939.
Ricordiamo che un giovanissimo Steve Jobs ancora adolescente aveva trascorso un’estate a lavorare presso gli stabilimenti HP (non lontani da casa sua). Circa mezzo secolo più tardi della fondazione di HP, in un altro garage, nacque anche Apple. Nella biografia di Walter Isaacson, HP è una delle poche società che Steve Jobs continuò ad apprezzare per tutta la vita, per lo spirito con cui nacque e grazie al quale progredì. Quale sarà il prossimo garage a diventare un museo, magari fra mezzo secolo?