4G alias LTE in Italia inizia la sua seconda fase di diffusione. Dopo il primo periodo promozionale, H3G (Tre Italia) ha presentato l’offerta che consta nella connessione veloce (100 Mbps) a un euro in più al mese, tuttavia con alcune limitazioni riguardo le tariffe già esistenti. Per ora funziona solo a Roma, Milano e nella cittadina di Acuto in provincia di Frosinone, ma dovrebbe poi allargarsi piuttosto velocemente. Ebbene, da oggi al 31 dicembre 2013 è in promozione a un euro al mese. Come si attiva? I privati potranno chiamare il numero 4040 oppure visitare il sito tre.it, i business dovranno richiedere via fax l’attivazione al numero 800179800. Non sarà attivabile da chi ha già sottoscritto un piano Tre.Time Small, Tre.Time Medium, Tre.Time Large, SuperWeb Time, Web 60 e l’opzione Naviga 3 30 e 7 giorni, B.Time 150, Super Pc Pro Large, B.Time Small e B.Time Large. Scopriamo tutte le altre offerte.
LTE in Italia: anche Tre e Vodafone si gettano nella mischia per il 4G che era già stato testato qualche mese fa e finalmente portato allo scoperto da TIM a inizio ottobre. Dopo le offerte e i piani ufficializzati da Vodafone Italia che hanno debuttato già il 30 ottobre, ora il è turno di H3G svelare le proprie strategie. Sarà l’ultima a scendere in campo, partendo da Acuto in provincia di Frosinone e sbarcando poi a Roma e Milano a partire da dicembre. Anche Tre metterà a disposizione gli ormai standard tablet Samsung Galaxy Tab 8.9” LTE, ma toglierà i veli dai prezzi degli abbonamenti nelle prossime settimane. Sappiamo già di più, invece, su Vodafone e TIM, tutte le info dopo il salto.
Vodafone aveva dunque debuttato lo scorso 30 ottobre (contro il 7 novembre prossimo di Tim) a Roma e Milano e entro Marzo 2013 ci si allargherà ad altre 20 città. Quali sono i primi dettagli sui costi delle offerte e dei prodotti? Si lancia oggi una chiavetta modem 4G, un modem hot spot Wi-Fi e il tablet Samsung Galaxy Tab da 8.9 pollici, ma chi ha prodotti già pronti dovrà aspettare l’ottimizzazione delle frequenze, non prima dell’anno prossimo. I prezzi? Circa 10 euro in più al mese rispetto alle offerte standard.
TIM è stata la prima società a rompere il ghiaccio e a presentare la prima offerta per l’LTE in Italia: stiamo parlando del Long Term Evolution o 4G che promette una connessione teorica a 100Mb al secondo – e ripetiamo teorica, vedi ultimo paragrafo – e realistica verso i 7Mb dunque fino anche a 5 volte meglio dell’attuale HSDPA 3.5G. Dal prossimo 7 novembre, Tim offrirà non solo una tariffa, ma anche un tablet e una chiavetta per agganciarsi al network dove disponibile. Dove, appunto? A Roma, Milano, Torino e Napoli e poi verso fine anno in 24 città, insomma dove già si può fruire di connessioni ultraveloci sia a casa sia in mobilità. Per ora, inoltre, solo le frequenze da 1800Mhz sono disponibili, perché quelle da 800Mhz – seppur già pagate – sono ancora occupate dalle TV locali. Insomma c’è poco da entusiasmarsi.
Come si articola l’offerta di TIM?
- ULTRA INTERNET PACK 4G con Chiavetta e Internet incluso per 1 anno a 349 euro con 20GB al mese e TIM Cloud da 200GB per un anno.
- TUTTO TABLET ULTRA 4G con Tablet Samsung Galaxy Tab 8.9 e Internet incluso a 20GB al mese, 200GB di TIM Cloud, abbonamento Cubovision (Film, Serie TV, Documentari, Concerti, Notiziari e contenuti per bambini sempre disponibili), Cubovision Diretta Calcio, Cubomusica, Cubolibri a 45€/mese per 30 mesi
- TUTTO INTERNET ULTRA 4G con Chiavetta e Internet incluso a 20GB al mese e TIM Cloud a 200GB a 34 euro al mese per 24 mesi
- INTERNET 4G per solo Internet a 20GB al mese e TIM Cloud a 200GB per 35 euro al mese.
I due principali operatori italiani, Vodafone e Telecom Italia, avevano finalmente iniziato la fase di test “dimostrativa” della tecnologia LTE 4G lo scorso febbraio. E’ l’evoluzione del 3G (UMTS) e del 3.5G (HSDPA) che consente di navigare ad altissima velocità, sfruttando come base le infrastrutture già esistenti. Entrambi i test sono partiti da Torino e non è un caso visto che il capoluogo piemontese è sede di due importanti laboratori che studiano il futuro delle telecomunicazioni. Le iniziative sono interessanti, ma finora c’è stato poco di cui entusiasmarsi sia per il discorso della velocità promessa sia soprattutto per le tempistiche.
E’ da tempo immemore che attendiamo la connessione 4G, prima si era tentato con il Wimax, ma tutti i buoni propositi sono naufragati in una sorta di tecnologia di nicchia, poco amata dai grandi operatori. I provider, anzi, dopo un primo periodo di aste scatenate si sono lentamente defilati e hanno di fatto messo i bastoni nelle ruote della diffusione del Wimax. Così sono salite le quotazioni dell’altra tecnologia 4G ossia l’LTE. Acronimo di Long term evolution, è attualmente la più utilizzata all’estero, dall’Asia hitech agli USA, ma anche in Germania.
Merito della sua stessa natura, visto che l’LTE è il progresso tecnico delle tecnologie precedenti e dunque richiede anche spese minori rispetto al Wimax nell’implementazione a livello nazionale. Il 2012 è sempre stato indicato come l’anno buono per la diffusione di una tecnologia e durante lo scorso settembre l’asta pubblica ha assegnato le licenze delle frequenze (1.800 MHz, 2.600 MHz e 800 MHz) con un ricavo di 3.9 miliardi per lo stato italiano. Chi ha vinto l’asta? Nessuna sorpresa che siano Tim, Vodafone, H3G 3 Italia e Wind. Le prime due hanno fatto debuttare da subito la tecnologia con eventi dimostrativi, a Torino. Queste prove hanno avuto un senso prettamente commerciale, ma erano da prendere con le pinze.
Il primo limite era quello delle frequenze visto che quelle da 800MHz – le più gettonate – erano ancora occupate da TV locali e dunque non garantivano un test esteso a livello generale. Queste frequenze sono pensate per tutti gli operatori tranne che per 3 Italia che adotterà le frequenze da 1800 e 2600MHz che sono libere e dunque garantirebbero un lancio già quest’anno, teoricamente. Il secondo e più grave limite è quello dell’effettiva velocità di fruizione. Oggi si promettono 100Mbps in download e 50Mbps in upload, ma è la condizione ideale e dunque non realistica. Visto che a una singola cella potrebbero collegarsi più utenti, questa dovrà necessariamente frazionare questa portata e dunque è più verosimile pensare di poter navigare ad alcuni Megabit piuttosto che a diverse decine di Megabit. Impensabile, insomma, di navigare sempre a 100Mbps. Perché ciò avvenga deve prima esserci una rete a fibra ottica a supporto che possa garantire i 100Mbps a utente, ma i tempi in questo caso di dilatano ancora di più arrivando a superare il 2014. Insomma l’LTE sarà una rivoluzione, ma non ora, siamo ancora troppo indietro.
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