Quando è nata la fotografia “per tutti”? Probabilmente quando Eastman Kodak svelò la spettacolare macchina Kodak No. 1, che è passata alla storia per lo slogan “Tu premi il pulsante, noi facciamo il resto” ossia per la moderna concezione di automatismo che avrebbe poi fatto la fortuna di questo sensore. Nel 1888 la No. 1 rivoluzionò la fotografia all’insegna della semplicità con la sua struttura a parallelepipedo di legno con copertura in cuoio. Al proprio interno, tutto il necessaire per 100 scatti: si girava la chiave per muovere la pellicola, si tirava la corda per l’otturatore e si premeva il pulsante. Una volta terminate le 100 esposizioni si doveva riconsegnare la macchina a Kodak per la stampa delle foto circolari da 2.5 pollici di diametro e per la ricarica. Se la No. 1 aveva un prezzo di 25 dollari (paragonabili a circa 450 euro attuali), la ricarica e stampa costava 10 dollari (circa 180 euro). Qui sopra una raccolta di foto rese pubbliche dal National Media Museum.
Kodak continua la produzione dei rullini fotografici
Kodak ha risolto un dubbio che attanagliava gli amanti della fotografia analogica: nonostante abbia abbandonato la produzione di fotocamere e videocamere digitali continuerà quella delle pellicole fotografiche, i celebri rullini. E’ una scelta condivisibile perché è un mercato che, seppur drasticamente ridotto rispetto allo scorso decennio, ha ancora il suo peso. E’ però anche un sintomo del perché, in fondo, Kodak abbia alzato bandiera bianca: nonostante i tentativi e l’impegno, la poca tempestività nel considerare il settore digitale in favore ancora dell’analogico ha portato l’azienda a un gap che non è stato mai colmato.
In realtà, semplicemente, Kodak adotterebbe una strategia suicida se abbandonasse anche il settore della produzione di pellicole fotografiche, dove è ancora tra i leader. La divisione rimarrà, è ufficiale, nonostante il regime di amministrazione controllata in seguito alla bancarotta abbia portato subito allo stop della produzione di fotocamere e videocamere digitali. Questa ramificazione proseguirà il discorso insieme alla produzione delle stampanti e degli accessori per le fotocamere.
“Per diverso tempo, la strategia di Kodak si è focalizzata sul miglioramento dei margini del business nei dispositivi di cattura delle immagini, concentrandosi sulla partecipazione nei termini di portfolio prodotti e con i rivenditori distribuiti sul territorio. L’annuncio di oggi è la logica estensione di questo processo, risultato dalle analisi sui trend di mercato“, ha commentato il numero uno del marketing, Pradeep Jotwani. Il dirigente ha poi specificato che si continuerà la produzione di “Pellicola fotografica e di carta fotografica che continua a fornire supporti di alta qualità e soluzioni innovative per i consumatori, fotografi, rivenditori e professionisti“. Si tiene aperta anche la porta a una possibile vendita a terzi del marchio Kodak per fotocamere digitali future, un po’ come ha scelto Polaroid, che ha addirittura dato il nome a smartphone e tablet Android.
Quanto tempo passerà prima di vedere una nuova fotocamera digitale o videocamera digitale con il marchio Kodak, prodotta però da un’altra azienda? I tempi potrebbero essere più brevi di quanto si immagina. Ricordiamo inoltre che tutti i possessori di apparecchiatura video e fotografica Kodak potranno continuare a contare su assistenza e validità della garanzia fino a naturale decorrenza.