Samsung vs Apple: la visione dei brevetti come anti-plagio non convince

Le autorità americane hanno deciso che Samsung dovrà mostrare ad Apple cinque suoi brevetti come prova di anti-plagio a causa della querelle che ha coinvolto i sudcoreani e i californiani. Una decisione che premia Cupertino, penalizzando dunque il colosso asiatico, che però non convince visto che non se ne vede l’effettiva utilità. Sarà più che altro una prova di forza di Apple che ottiene l’autorizzazione del giudice per poter sbirciare nei brevetti dei rivali per un periodo di 30 giorni dopo i quali potrà escludere ogni plagio.

La decisione del giudice penalizza Samsung e va a premiare Apple che riceverà dunque il privilegio di poter controllare e studiare per bene cinque brevetti con cura, di prodotti non ancora sul mercato. Ma non per questo sconosciuti, anzi.
 
Si parte con gli smartphone Samsung Galaxy S II (che qui è già nei negozi, ma non ancora negli States), Samsung Infuse 4G e Samsung Infuse 4G LTE con connettività veloce e i due tablet Samsung Galaxy Tab 8.9 e Samsung Galaxy Tab 10.1.
 
Gli smartphone Android ovviamente sono indicati come plagio di iPhone mentre i due tablet con diagonale da 8.9 e 10.1 pollici sono indicati come plagio di iPad. In generale, però, i prodotti sono già ben noti e in tutta sincerità queste battaglie legali logorano anche utenti e appassionati.

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